Ma la sostenibilità tessile è molto di più dell'economia circolare
Vittorio Cianci, ingegnere e titolare di Lart, Laboratorio di Analisi e Ricerca tessile attivo a Carpi dal 1998, ha una sua opinione in merito al tema della moda circolare. «Al termine moda circolare, sostituirei la parola sostenibilità – afferma –. Come ha affermato Emilio Bonfiglioli in un articolo da voi pubblicato qualche settimana fa, la moda circolare è destinata a una nicchia ristretta di élite, costosa e io aggiungo non molto rispettosa dell’ambiente. Sostenibilità non significa economia circolare. In generale un comportamento o prodotto sostenibile deve rispondere a precise esigenze: non avere un impatto negativo sull’ambiente, salvaguardare la natura e i beni liberi per le generazioni future, rispettare l’uomo come lavoratore e consumatore. Un concetto – prosegue – che viene applicato quotidianamente nella vita comune dei paesi evoluti attraverso buone pratiche come la raccolta differenziata, l’utilizzo di mezzi pubblici di trasporto, la costruzione di veicoli non inquinanti, l’abbassamento e la regolarizzazione della temperatura degli impianti di riscaldamento».