Negozi nei centri commerciali e nei centri storici: da che parte sta il Presidente di Confcommercio?

Chiudere i negozi delle gallerie dei centri commerciali è stato un errore. L'effetto principale è stato infatti quello di “concentrare un numero notevole di consumatori nelle strade dei nostri centri storici (...) con il risultato di creare potenzialmente degli assembramenti”. La norma – “palesemente sbagliata” – produrrà “una mazzata per i negozi” e “finirà  per drenare, da questi, affari a favore dell'e-commerce: una beffa, un regalo ad Amazon”. La presa di posizione è contenuta in un comunicato emesso poco fa dal Presidente provinciale di Confcommercio, Tommaso Leone. Che poi prosegue, riferendo i dati del calo di affari prevedibile a Natale, per il quale passa dalla difesa dei negozi nelle gallerie dei centri commerciali a quella dei piccoli negozi in generale. Il tentativo è dunque quello di accreditarsi come difensore di tutta la categoria, quando poche righe prima aveva tirato una riga netta a distinguere gli interessi degli uni e quelli degli altri, fino a fare dei negozi dei centri storici i beneficiari indiretti degli assembramenti, il cui responsabile principale resta peraltro il Governo. Ma non era sempre stato un fautore del rilancio dei centri storici, il presidente Leone? E un fiero avversario dei centri commerciali con gallerie che invece li depauperavano, tenendo lontani quegli stessi consumatori dei quali ora denuncia l'assembramento? Ha chiesto ai propri associati in centro storico, il presidente Leone, quanto di quell'assembramento esterno si traduce in vendite effettive nei negozi? Nessuna sorpresa, comunque, per questa sorta di schizofrenia: Confcommercio, a Carpi, da una parte difendeva gli interessi della rete al dettaglio in centro mentre dall'altra collaborava con il Borgogioioso per riempirne di operatori commerciali i negozi della galleria. Solo che stare con i piedi in due staffe è un esercizio di difficile equilibrismo. Verrebbe da scommettere che se il Governo decidesse di riaprire le gallerie dei centri commerciali, il presidente Leone non avrebbe più di che lamentarsi dei consumatori che affollano i centri storici.