Scarpe & Scarpe, accettato il concordato in continuità aziendale

La storica società torinese vanta un punto vendita anche al Borgogioioso di Carpi

L’onda lunga della crisi post-Covid si fa sentire non solo per le piccole imprese ma anche per qualche grande insegna del retail. E’ il caso di Scarpe&Scarpe, storica catena nata a Torino nel 1961 che vanta negozi di scarpe, pelletteria, abbigliamento e valigeria in tutta Italia. E anche a Carpi, con un punto vendita “storico” all’interno della galleria del centro commerciale Il Borgogioioso, dove l’insegna di Scarpe&Scarpe è presente da sempre. E’ notizia di questi giorni l’accettazione del concordato in continuità aziendale da parte dei creditori della società torinese. 

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E’ lo stesso consiglio d’amministrazione dell’azienda a comunicare l’approvazione dei commissari giudiziali della proposta di concordato in continuità aziendale con l’87 per cento dei voti favorevoli. Scarpe&Scarpe potrà dunque continuare l’attività salvaguardando una lunga storia imprenditoriale e i tanti posti di lavoro.

In particolare Scarpe&Scarpe ha ottenuto il 100 per cento di voti favorevoli dai creditori della Classe 1 (Agenzia delle Entrate, Dogane, Monopoli e Inps) e oltre l'83% dai creditori della Classe 2 (Fornitori di prodotti e servizi, Banche e Factor).

«L'approvazione a larga maggioranza della proposta concordataria da parte dei creditori, rappresenta per Scarpe & Scarpe una dimostrazione di rispetto e fiducia, un passo fondamentale nel percorso che ha visto la società impegnata da quasi due anni, prima nello sviluppo e poi nella implementazione del piano di risanamento e rilancio – afferma a Fashion Network l’amministratore delegato di Scarpe&Scarpe Cristiano Portas –. Nonostante il contesto di mercato fortemente perturbato dagli eventi pandemici, ora aggravato anche dalla guerra e dalla conseguente instabilità geopolitica con gravissime ripercussioni sui costi dell'energia, delle materie prime e dei trasporti, stiamo iniziando a vedere i primi frutti del progetto di risanamento strategico e operativo avviato nel giugno 2020. Il risultato del voto dei creditori ci porta a considerare con ottimismo la prospettiva dell'omologa del concordato. Con tutti i colleghi e collaboratori lavoriamo intensamente, ogni giorno, con rinnovato spirito di squadra nella diligente implementazione del piano concordatario».