Enti - I 5 Stelle si portano a casa soli il clamore provocato dalla loro denuncia

Bilancio Asp: tanto (troppo) rumore per nulla

CARPI – Si consuma in un weekend e con una conferenza stampa alla struttura protetta Tenente Marchi la polemica dai contorni infuocati scatenata dal Movimento 5 Stelle in occasione dell’approvazione del bilancio consolidato 2017 dell’Unione Terre d’Argine.

I 5 Stelle hanno portato in quell’occasione un affondo all’Asp, l’Azienda ai servizi alla persona dell’Unione Terre d’Argine, un attacco argomentato da dati e percentuali che è stato tradotto anche in un esposto alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti, ipotizzando un danno erariale perpetrato a carico della collettività. L’Asp da parte sua non ci sta, ventila azioni legali di tutela dell’immagine dell’ente e ribatte, anch’essa dati alla mano, colpo su colpo alle accuse dei pentastellati. L’accusa, portata dalla consigliera 5 Stelle Monica Medici è su due livelli: da una parte la sproporzione fra i costi del personale Asp regolarmente assunto a tempo pieno (1,7 milioni di euro) e quelli per personale “somministrato”, interinale e a tempo determinato (poco più di un milione di euro nello stesso anno preso in esame, il 2017); dall’altra parte la gestione “commerciale” dell’Asp su terreni edificabili (a Cortile), contabilizzati fra le rimanenze “insieme ai pannoloni”,il che consentirebbe all’ente, secondo i 5 Stelle, di “vendere i beni senza necessità di bando pubblico”. 

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