La Fondazione Campo Fossoli chiude il 2018 con un avanzo
Un avanzo d’esercizio che, nel 2018, si è attestato sugli 81 mila euro (erano stati poco più di 83 nel 2017), un “giro d’affari” (se così lo si può definire) che ha superato lo scorso anno i 513 mila euro ma che è costituito per oltre la metà da contributi ministeriali o degli enti locali, un fondo di dotazione e cioè un patrimonio di 284 mila euro, investito per oltre 200 mila euro in titoli di stato: questo in estrema sintesi il bilancio 2018 di una delle istituzioni più prestigiose e più note (soprattutto all’estero) di Carpi, la Fondazione per il recupero e la valorizzazione dell’ex campo di concentramento di Fossoli. Non sono in molti a saperlo, ma anche la Fondazione Fossoli è tenuta a redigere ogni anno un bilancio contabile della propria attività che si affianca al bilancio delle iniziative intraprese per mantenere viva la memoria del campo di concentramento e di quanto esso ha rappresentato nella storia recente del nostro Paese e dell’Europa attraversata dagli orrori della deportazione, dello sterminio e della Shoa.