Arriva a Carpi ''Il rumore del lutto'', il festival che da Parma ci vuole insegnare a morire e, dunque, a vivere

Un tema scomodo, inopportuno, orrifico, ma che fa parte della vita dal primo momento in cui veniamo al mondo e con il quale le passate generazioni avevano un rapporto molto più pacifico e simbiotico di quanto non accada a noi oggi. E’ la morte – ma per contrasto anche la vita – il fulcro de “Il Rumore del Lutto”, la prima rassegna in Italia e in Europa dedicata al tema del lutto e della “death education”, la cui 15esima edizione - diretta dalla tanatologa Maria Angela Gelati e il fotografo e giornalista Marco Pipitone, promossa da Segnali di Vita Aps - si svolgerà a Parma dal prossimo 8 ottobre al 7 novembre. La novità – ed è il motivo per cui ne scriviamo – è che quest’anno la rassegna farà “incursioni” inedite anche in altre città tra le quali Carpi, oltre a Reggio Emilia, Bologna, Cavriago, Mantova, Piacenza, Ferrara, Belluno, Treviso e Venezia.

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Gli oltre 80 appuntamenti del cartellone interdisciplinare della rassegna, quest’anno intitolato “Visioni”, vedranno l’apporto di molti e importanti ospiti, tra cui Umberto Galimberti, Letizia Battaglia, Mario Botta, Beatrice Zerbini, Alberto Bertoni, Massimo Zamboni, Cristina Donà, I Giardini di Mirò. L'iniziativa si sviluppa, infatti, attraversando vari ambiti, dalla musica all'architettura, dall'arte al teatro, dalla letteratura al cinema, dalla psicologia alla medicina, senza escludere gli appuntamenti dedicati all'infanzia. Nata nel 2007, la rassegna si prefigge un obiettivo importante, ovvero portare avanti una ricerca interdisciplinare su un tema ancora considerato difficile da affrontare. Quest’anno, poi, assume un significato ancora più profondo dato che la diffusione del Covid, portando molte persone a vivere esperienze di lutto inaspettate in una condizione di distanza forzata, ha reso più urgente il confronto con una questione centrale ma perlopiù rimossa come quella della mortalità. Ogni giorno giornali, televisioni, web ci mostrano e parlano di decessi di ogni tipo, eppure si tratta di notizie che non approfondiscono anzi, che contribuiscono a ripugnarci, sempre più ossessionati dal proposito di rimanere giovani a tutti i costi. Ecco, allora, che “Il rumore del lutto” vuole riappacificarci con l’elemento tra i tanti più intrinseco alla vita, avvicinando anche i ragazzi. 

A Carpi, il festival approderà sabato 23 ottobre con tre appuntamenti. Alle 15,30 presso l’Auditorium San Rocco si terrà la tavola rotonda, a cura di Massimiliano Cruciani dal titolo Visioni sulle cure palliative, in collaborazione con l’Associazione Zero K (di cui Cruciani è presidente). Alle 19,30 sempre in Auditorium San Rocco andrà in scena Questa è una storia d’amore, di e con La compagnia delle Lucciole con la partecipazione della cantante Annalisa Baldi. Infine, alle 21 presso il circolo Ekidna di via Livorno, Dievel Live + Marco Pipitone DjSet, in collaborazione con Mattatoio Culture Club.