Sabato 6 marzo con quattro relatrici

Donne di fiori, un incontro per parlare di natura ed emancipazione

Beatrice Barni, Eliana Ferioli, Margherita Lombardi e Laura Gatti: queste le quattro ospiti – rispettivamente ibridatrice di rose (Barni), biologa, giornalista e scrittrice, già direttrice di ‘Gardenia’ e ‘Airone’ (Ferioli), giornalista botanica, agronoma e blogger (Lombardi) e agronoma paesaggista (Gatti) – che, dialogando con Angela Zaffignani, ideatrice e coordinatrice del progetto di riqualificazione del nuovo grande parco naturale e polifunzionale a Santa Croce, saranno protagoniste di Donne di fiori. Incontri al femminile intorno al giardino, appuntamento che si terrà sabato 6 marzo, alle 16, in diretta sulla pagina Facebook della Fondazione Casa del Volontariato, promotrice dell’appuntamento insieme a Fondazione CR Carpi e alle sezioni cittadine di CIF – Centro Italiano Femminile, UDI – Unione Donne in Italia e Università libera età ‘Natalia Ginzburg’. All’incontro parteciperà anche Simona Santini, del Consiglio Direttivo della Fondazione Casa del Volontariato.

 

L’incontro, secondo evento del ciclo dedicato alla natura concepito come preludio all’inaugurazione del polmone verde che la Fondazione CR Carpi ha scelto di donare al territorio, segue quello dello scorso 5 febbraio che, dedicato al tema delle piante e dei fiori invernali, ha riscontrato un vivo interesse di pubblico, e non a caso avrà luogo in prossimità dell’8 marzo, ricorrenza della Giornata Internazionale della Donna: “Abbiamo scelto appositamente quattro donne – spiega la coordinatrice, Angela Zaffignani – che hanno trasformato una passione nella professione di una vita. La natura non soltanto genera salute psicofisica, ma può rappresentare, anche in Italia, un valido ambito professionale, in grado di garantire autonomia e da cui ricavare grandi soddisfazioni. Educarsi al rispetto e alla conoscenza dell’ambiente passa anche dalla sensibilizzazione a tutte quelle professioni che, sempre di più, riguardano il ‘prendersi cura’ del nostro ecosistema, sia a livello territoriale che globale. Le nostre quattro ospiti proporranno dunque un viaggio per far conoscere i rispettivi ambiti di competenza, oltre a far riflettere i partecipanti sull’idea che la tutela e la cura della natura non siano soltanto attività accessorie, ludiche, superflue, ma rappresentino invece un vero e proprio ‘lavoro’, a cui, in modi e forme diverse, dovremmo tutti sentirci chiamati: per immaginare, e realizzare, un futuro più sostenibile”.