Pompei e lo struggente stupore della distruzione
Che cosa cattura con il suo obiettivo un appassionato fotografo d’arte in visita alle rovine di Pompei? A Modena, negli spazi del Mata (ex Manifattura Tabacchi) riapre “Requiem for Pompei”, la struggente mostra di Fondazione Modena Arti Visive con gli scatti del fotografo giapponese Kenro Izu, da sempre affascinato dalle vestigia delle antiche civiltà. Izu ha infatti fotografato i siti archeologici più importanti e conosciuti al mondo, dall’Egitto alla Cambogia, dall’Indonesia all’India, dal Tibet alla Siria. L’esposizione modenese – che è aperta al pubblico a ingresso gratuito tutti i weekend fino al 26 luglio ed è curata da Chiara Dall’Olio e Daniele De Luigi – comprende 55 fotografie in bianco e nero inedite, frutto di una visione lirica di quanto è rimasto a Pompei dopo l’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.