La dichiarazione dell'amministratore delegato Raffaello Napoleone

Confermati Pitti Uomo e Bimbo. Bellwood va, Cucinelli rinuncia

L'aumento dei contagi da Covid 19 sta causando la cancellazione o il posticipo di diverse manifestazioni internazionali legate alla moda e al lusso. Dopo il rinvio di Vicenzaoro a marzo, nella speranza di una pandemia per allora nuovamente sotto controllo, si stanno moltiplicando le rinunce di grandi marchi di questi settori a sfilare nelle Fashion Week o a partecipare alle fiere. Il Pitti Uomo e Bimbo di Firenze, però, non intendono arrendersi, come dimostrano le parole rassicuranti di Raffaello Napoleone, AD di Pitti Immagine, società organizzatrice del salone punto di riferimento mondiale della moda maschile. Si terranno, come da calendario, dall'11 al 13 gennaio.

“A una settimana dall’apertura di Pitti Uomo e di Pitti Bimbo i lavori in Fortezza da Basso vanno avanti con rigorose misure di sicurezza – fa sapere tramite una nosta stampa Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine – con protocolli ancor più stringenti di quanto previsto dalle norme più recenti, sia durante gli allestimenti sia nei giorni di fiera. Molte collezioni sono negli spazi espositivi e in tutti i padiglioni si stanno montando gli stand e le strutture per i servizi. Alcuni espositori sono in difficoltà, non possiamo nasconderlo: le criticità maggiori si riscontrano in quelle aziende che, a prescindere dalla loro dimensione, si trovano strette tra casi di positività, quarantene e isolamenti fiduciari. In queste ultime settimane avevamo messo in conto che tutto ciò avrebbe potuto influire in alcuni casi sulla partecipazione al salone, ma i numeri complessivi a oggi tengono, anche sui fronti dei compratori e della stampa”.

 

 

Sul fronte delle aziende che avevano aderito a Pitti Uomo, per un Brunello Cucinelli che rinuncia a causa dei contagi, vi sono però anche molte conferme. Fra queste quella di Sea srl, con il marchio Bellwood, il cui titolare, Giorgio Carretti, spiega: «Abbiamo aderito due mesi fa, quando la situazione si profilava diversamente: dovessimo farlo oggi, forse ci penseremmo. Con tutto questo, abbiamo deciso di andare avanti, anche se ci aspettiamo molte defezioni da parte dei buyer internazionali. Sarà una fiera difficile: con tutte le restrizioni e le misure prudenziali adottate si formeranno molte code e sarà un problema anche offrire un caffè o invitare a cena un cliente. Ma dobbiamo avere fiducia e guardare avanti, con realismo, ma senza perderci d'animo»