In libreria la biografia di Maria Marchesi, moglie di Focherini

Aveva trentacinque anni quando la raggiunse la notizia che Odoardo Focherini, suo marito, era morto nel campo di sterminio di Hersbruck, in Germania. Era giugno 1945, sei mesi dopo la scomparsa: Maria Marchesi, sposata da tredici anni, rimase sola con sette figli da mantenere; aveva condiviso e favorito la missione del marito di aiutare gli ebrei (più di cento) a fuggire dal nazifascismo, eppure di lei ancora oggi si sa poco. Perciò, la storica carpigiana Maria Peri, nipote di Focherini, si è decisa a dedicare alla memoria della nonna un libro dal titolo “Maria Marchesi: e fummo una nelle braccia dell’altro” pubblicato dalla casa editrice Ave. «I ricordi di mia nonna risalgono al 1984 – racconta Peri – ma allora era anziana e malata. Io avevo dieci anni e avevo provato a chiedere informazioni su mio nonno perché sentivo la sua presenza nell’aria ma, ogni volta che provavo a parlarne, mia nonna si metteva a piangere come se Odoardo fosse morto il giorno prima. Mia nonna rimpiangeva la sua mancanza, ma non ha mai rimpianto la loro scelta. Io però per rispetto ho smesso di farle domande. Poi negli ultimi anni, quando ormai lei non c’era più e io continuavo a raccontare di Focherini in iniziative pubbliche, sempre più persone mi facevano domande su di lei, volevano sapere sia di com’era quando era sposata con Odoardo sia di com’era stata dopo. Ho capito che il racconto della sua vita era una lacuna importante da recuperare». È così che Maria Peri decide di dedicare prima la tesi magistrale in Scienze religiose (la sua seconda laurea dopo quella in Storia contemporanea) alla vita della nonna e poi di tradurla in libro.