Presentata, alla libreria di via Mazzini, l'opera culinaria della regina delle Feste de L'Unità

La cucina carpigiana e modenese di Eola Papazzoni alla Fenice

L'hanno definita "la regina" della cucina delle Feste de L'Unità, l'artefice di milioni di pasti confezionati tra gli imponenti fornelli delle feste di partito giocate tra tortellini, carne alla brace e interventi di politici di grido, da Bersani a Letta, da Veltroni a Renzi (quando era ancora segretario del Pd). Lei, Eola Papazzoni, carpigiana di nascita, è stata "ambasciatrice" della nostra cucina, quella carpigiana e modenese, facendola conoscere a generazioni di visitatori e oggi ha presentato il suo libro di ricette (La cucina modenese di casa, edizioni Minerva, collana Fricandò, 128 pagine, 9,90 Euro) nella libreria carpigiana La Fenice. 

Con lei c'erano il curatore del volume, il giornalista enogastronomico Lamberto Mazzotti, e la vice-sindaco di Carpi, Stefania Gasparini. Mazzotti ha introdotto la figura della "rézdora" Eola Papazzoni, "la nonna che tutti vorremmo avere in famiglia", con le sue ricette tradizionali a cui non manca di dare un tocco personale. Stefania Gasparini ha invece ricordato come Carpi si sia data proprio recentemente un marchio di qualità (Deco Carpi, Denominazione Comunale d'origine) anche per salvaguardare e diffondere alcune produzioni locali di particolare interesse, non ultime delle quali quelle gastronomiche. E' stata infine Eola Papazzoni stessa a ripercorrere alcuni momenti della sua pluridecennale esperienza di cuoca (ha iniziato nelle cucine delle Feste de L'Unità a 25 anni), svelando alcuni segreti e qualche episodio della sua vita trascorsa in cucina tra pentole e formelli.

(Nella foto: Eola Papazzoni tra la vice-sindaco Gasparini e il giornalista Mazzotti, e una panoramica della presentazione del libro alla Fenice)