Dopo il restauro la statua equestre del generale ritorna a torreggiare dal parco delle Rimembranze

Il nuovo volto di Manfredo Fanti

Ritorna "alla luce" la statua equestre del generale Manfredo Fanti collocata al parco delle Rimembranze. Dopo circa cinque mesi, durante i quali il monumento all'illustre carpigiano è stato sottoposto a un paziente lavoro di ripulitura e di restauro, l'imponente opera in bronzo che ritrae il generale Fanti a cavallo è stata liberata dalle impalcature che la rendevano invisibile e campeggia da oggi di nuovo sul lato est del parco delle Rimembranze guardando con fiero cipiglio il Corso che la sua città natale gli ha dedicato, Corso Fanti, appunto.

Con un budget di poco più di 32 mila euro è stato L'Arca Restauri Modena, il gruppo di professionisti incaricati dell'operazione, a riportare al primitivo splendore l'imponente monumento equestre collocato su un basamento di granito e contornato da pannelli in bassorilievo che illustrano due diversi momenti risorgimentali di cui il generale carpigiano è stato protagonista: Fanti, prima carbonaro con Ciro Menotti e poi esule in Spagna, generale dell'armata Sarda in Crimea (ritornata di scottante attualità a causa della guerra in corso) e a Madonna della Scperta nella battaglia di San Martino e Solferino, fu fondatore dell'Esercito Italiano e dell'Accademia Militare di Modena, ministro della guerra con Cavour e medaglia d'oro al Valor Militare. Morì a Firenze nel 1864.

 

Solo nel 1903 però la sua statua equestre, opera classicheggiante dello scultore fiorentino Cesare Zocchi, venne inaugurata in piazza Martiri (che allora si chiamava ancora piazza Vittorio Emanuele) e da quel momento, per quasi 119 anni fa bella mostra di sè in città anche se, nel 1939, si decise di trasportarla dalla piazza centrale al più periferico (allora) parco delle Rimembranze, dove ancora sta.