La memoria e le memorie del paese in racconti ed immagini sul web

Soliera dentro le mura: progetto interattivo work in progress

E’ un contenitore interattivo, uno strumento nuovo per raccogliere il passato, farne memoria e straformarlo in uno strumento informativo per il futuro. Si chiama “Soliera dentro le mura” e, dentro il confine segnalato dal web contiene già più di 170 racconti e testimonianze della storia recente e meno recente di Soliera, centinaia di fotografie e immagini del paese, delle sue frazioni e della sua gente. L’hanno chiamata “Mappa di comunità”, un progetto ideato dall’ Università della libera età Natalia Ginzburg di Soliera e dal Centro studi storici solieresi con il sostegno della Fondazione Campori, dell’Amministrazione Comunale e della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi.

Il progetto, coordinato da Luisella Vaccari, Sandra Losi e Guido Malagoli, definito in un primo momento “romanzo corale” per dare voce a tutti, ha ottenuto un largo consenso e decine di solieresi vi hanno contribuito inviando le proprie testimonianze per raccontare della propria storia e di quella del paese, oltre a 700 fotografie, documenti storici, video, audio. Una mole importante e diversificata di materiale che non poteva essere contenuta in un libro. Da qui la necessità di usare uno strumento tecnologico innovativo aprendo un sito internet moderno e agile: www.solieradentrolemura.it , un sito work in progress con un grande archivio virtuale visibile a tutti e aperto alle integrazioni future (anche da “fuori le mura”). Questo lo scopo dichiarato della proposta solierese: “costruire un percorso creativo e partecipativo per scoprire insieme e valorizzare le abitudini, le tradizioni, i saperi, i sentimenti e la bellezza non solo della gente ma anche del territorio perché anche le pietre, gli edifici, ogni angolo e ogni traccia della città contengono in se stessi una storia, tante storie che restituiscono, in definitiva, il senso della comunità, quella consapevolezza che fa dire con orgoglio alla gente: io abito qui, questa è la mia terra”. Come puntualizza lo scrittore Davide Bregola: “una specie di staffetta che le generazioni contemporanee lanciano alle generazioni future, …un veicolo di comunicazione per chi volesse partecipare o essere soltanto spettatore di quel che è stato, quel che è, quel che sarà lo sviluppo storico, sociale, popolare, architettonico di una comunità a cavallo tra due secoli e due millenni”.

(Nella foto: una immagine aerea zenitale del centro storico di Soliera)