Finestra sulla moda con Emanuela Contini: ''Parole d'ordine frugalità, sostenibilità e fluidità''

La consultant ha anticipato le tendenze Autunno-Inverno 23/24

Oggi pomeriggio alle ore 14,30 la textile & trend consultant Emanuela Contini è stata la docente di “Finestra sulla moda”. Il seminario online, promosso da Carpi Fashion System in collaborazione con ForModena, si rivolgeva agli addetti ai lavori per dare loro spunti utili alla progettazione del campionario. Protagonisti del webinar infatti sono stati le fiere, i colori, i filati, i tessuti, gli accessori e le tendenze per la stagione Autunno-Inverno 2023/2024. Contini ha presentato ai partecipanti un lavoro di sintesi, in cui passare in rassegna temi e mood emersi dalle fiere più importanti, dalle vetrine dei negozi-pilota e dai quaderni di tendenza.

 

Innanzitutto la consultant ha individuato alcune macro-idee imprescindibili. Fra queste, la prioritaria è legata al clima di incertezza prodotto dall’aumento dei tassi di inflazione e dalla guerra: la conseguenza sarà quella di generare un nuovo senso di frugalità, allungando il ciclo di vita dei prodotti. Le persone stanno già ricondizionando i propri oggetti e ciò significa, per l'industria della moda, l’acquisto di capi usati come il ricorrere all’uso delle piattaforme di noleggio e al ridare nuova vita ai capi. Altro tema portante dell’inverno 2023/34 sarà ancora una volta la sostenibilità: le aziende dovranno adeguare i propri progetti futuri tenendo conto di giustizia sociale, valori etici e ambientali; la responsabilità e la sfida in un simile contesto sarannno quelle di cercare di mantenere garanzie sulle filiere. Un’altra macroidea è la fluidità che nel mondo della moda si traduce nell’assenza di confini: sarà necessario – ha rammentato – studiare capi di abbigliamento meno legati alle stagioni, alle occasioni d’uso o a un genere preciso. Così come riconnessione umana e assistenza reciproca saranno imprescindibili: «ci siamo resi conto della nostra dipendenza dagli altri, quindi diventa importante la condivisione di abilità e competenze per dare soluzione ai problemi». Ultimo tema sarà quello dell’evasione sia essa all’aperto o in spazi virtuali, senza trascurare la sicurezza informatica.

 

Contini ha poi passato in rassegna le fiere più importanti. A Pitti Filati i temi conduttori sono stati in primo luogo “into the wild”, ovvero il ritorno a un’epoca dorata ma selvaggia e della natura come tema da esplorare; in secondo luogo “basic instinct” ovvero il recupero di un’efficienza e di una semplicità primitive e di concetti quali funzionalità, longevità, recuperabilità, quindi l’uso di materiali naturali e lavorazioni grossolane; in terzo luogo “victor vittoria” cioè la fluidità di genere, tanto da arrivare a un azzeramento dell’identità di genere se non addirittura al capovolgimento di ruoli e all’equivoco e quindi a capi abbinati in modo non convenzionale; in quarto e ultimo luogo, “cannibal” inteso come natura non intaccata dall’uomo, rappresentata dalle piante carnivore con il loro violento splendore primordiale. Da Premiere Vision invece si desume un grande risalto a sostenibilità e impatto ambientale con attenzione all’approvigionamento, alla tracciabilità, alla circolarità e quindi all’uso di colorazioni poco impattanti e di materiali innovativi come canapa, ortica, scarti di ananas, così come al recupero di vestigia e resti antichi reinterpretati in chiave contemporanea. «Via libera a contrasti irriverenti, a una creatività ricca di idee ma economica - ha precisato Contini -, a superfici mosse irregolari e a una semplice opulenza». Infine, a Milano Unica la prevelanza è stata del seasonless (simboleggiata dalla t-shirt) cioè a tutto ciò che è senza stagione, senza tempo, senza genere e quindi alla scelta di capi come canotte, bra e corsetti normalmente presentati nelle collezioni estive per inverni miti ed estati brevi, mixando pesantezze diverse. Tutto deve colpire, predominano i colori forti, gli effetti cangianti e gli ologrammi. Oltre all’opulenza, importante è la resilienza della natura rappresentato da camouflage vegetali e animali, intrecci, superfici irregolari.

 

Contini ha poi concluso il webinar riepilogando le idee da non trascurare per quanto riguarda l’utilizzo dei materiali (lucidi, irregolari, metallici, setosi), dei filati (voluminosi, morbidi), delle fantasie quadrettate e geometriche in mood anni Settanta, così come dei colori nel conrtasto luce e notte. Il tutto corredato da numerose immagini che hanno dato ancora più risalto ai punti chiave da non dimenticare, come capi di maglieria confortevoli, silhoutte oversize, abiti incrociati e asimmetrici, capi spalla versatili, gonne dal mini al maxi, pantaloni comodi e pratici e immancabili bluse e scolli.