L'Ad di Cadica: ''La sfida è la marginalità. E a Carpi non si trova personale''

L'intervista di Massimo Stefanello a Pambianconews

Tra le aziende carpigiane del tessile-abbigliamento e accessori protagoniste alla recente edizione di Milano Unica c’è sicuramente Cadica Group. Il gruppo leader del settore etichette, cartellini e packaging controllato dal 2019 dal fondo di investimento Hig Capital ha presentato alla kermesse milanese la propria collezione autunno-inverno 2023-24: “Rappresenta un punto di partenza, quasi mai un punto di arrivo – ha raccontato a Pambianconews l’amministratore delegato Massimo Stefanello –. E’ rarissimo che la nostra collezione diventi un ordine, ma da lì si mettono insieme alcune combinazioni di elementi, soluzioni e materiali che poi vendiamo”.

La cadenza a metà anno di Milano Unica è anche l’occasione per un bilancio del primo semestre dell’anno atteso dall’intero settore come quello della ripartenza post-Covid: “Il 2022 sta andando abbastanza bene – ha spiegato l’ad di Cadica –. Siamo in una crescita a doppia cifra rispetto all’anno precedente, anche se ci confrontiamo con un 2021 in cui Etichetta 2000 era presente solo per sei mesi e Varcotex non c’era (Etichetta 2000 e Varcotex sono le aziende acquisite successivamente dal gruppo Cadica, ndr). Comunque è evidente che, anche a parità di perimetro, l’anno sta andando bene. Ci sono delle sfide che riguardano tutto il settore e il tema è la marginalità: la carta, il cartone, i tessuti, alcuni materiali metallici stanno subendo delle pressioni di prezzo molto forti. Il nostro è un modello misto, industriale e commerciale, e noi tendiamo a ribaltare sul cliente ma non è sempre così semplice perché anche se siamo ben consci di rappresentare l’1 per cento del costo del prodotto anche su questo c’è pressione. Il mantenimento della marginalità è la vera sfida”. Non solo: “L’incidenza dei trasporti è raddoppiata, seppur low single digit. E poi c’è il tema della manodopera: noi abbiamo quattro stabilimenti produttivi e trovare delle persone è complesso, soprattutto a Carpi, e questo è un limite”.

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Dopo le acquisizioni di Etichetta 2000 e Varcotex, la corsa all’integrazione sembra per il momento in stand-by. “In questi ultimi dodici mesi abbiamo fatto già abbastanza, e le acquisizioni un conto è dirle, un altro è farle – ha spiegato l’AD -. Con Etichetta 2000 l’idea di base, ovvero dirottare produzioni che oggi vanno a terzi nella nostra fabbrica, sta funzionando molto bene, anche perché si tratta di uno degli stabilimenti più efficienti d’Italia, con costi a volte anche migliori della Cina. Con Varcotex stiamo appena iniziando. Ci vogliono i sistemi, le produzioni, la combinazione del portafoglio clienti con le produzioni… Per quest’anno non ci pensiamo proprio”.

Cadica Group insomma alla chiusura del 2022 con un atteggiamento positivo: “Obiettivo ragionevole – conclude Stefanello – è superare a livello consolidato i 100 milioni di fatturato”.