Non si va all’estero solo perché l’Italia non va
Carpi – “Non tornerete a casa con delle risposte ma con dei dubbi”. Con questa battuta Cristian Pellegrini di Multiconsult, società bergamasca che si occupa di marketing e internazionalizzazione (in particolare per la Pmi), ha avvertito gli imprenditori e gli operatori del settore moda che, numerosi, hanno partecipato al seminario “L’approccio marketing. Un’opportunità per le aziende per vincere la sfida internazionale” organizzato da Carpi Fashion System e svoltosi nei giorni scorsi nella sede di ForModena.
Obiettivo dell’incontro era fornire alle aziende del settore gli strumenti efficaci per sviluppare le strategie commerciali e le vendite nei paesi stranieri. Un passaggio che oggi è ritenuto fondamentale. Ma le imprese sono preparate per “sbarcare” all’estero? A quanto pare, la maggior parte non lo è.
Secondo Pellegrini spesso le aziende tentano di approcciare i mercati stranieri solamente perché quello italiano è in crisi. “In Italia non pagano, proviamo ad andare all’estero, sento spesso dire. Ma questo non è un motivo sufficiente – ha spiegato l’esperto di marketing –. Prima di partire allo sbaraglio le aziende devono capire la loro identità, i loro obiettivi, le loro possibilità e soprattutto gli eventuali canali di sbocco. Devono, insomma, sondare il mercato. Occorre continuità e un minimo di strategia aziendale anche per le piccole ditte”.
Pellegrini ha poi sottolineato il fatto che le aziende fanno fatica a investire nelle “macchine per vendere”. “Si punta tutto sulla produzione e sulla qualità che, per carità, è più che giusto – ha affermato -–, ma il prodotto non conta niente se non si è capaci di venderlo e di valorizzarlo. È questo che fa la differenza tra un imprenditore e un buon artigiano. Oggi è così, il mercato è difficile”.
Alle piccole e medie imprese serve quindi un piano marketing che prevede un’analisi interna e un’analisi esterna (sui mercati target), una definizione del posizionamento nel mercato, un’attività di pianificazione e promozione, una stesura di un piano operativo di marketing per individuare i potenziali clienti, una valutazione dei tempi e delle risorse da coinvolgere e un monitoraggio dei risultati. “Le aziende devono investire in queste operazioni: spesso le analisi sono considerate una perdita di tempo invece non è così – ha puntualizzato –. Solo dopo si è pronti per partecipare alle fiere internazionali e agli eventi di incoming o per procedere con le telefonate all’estero”.
Il seminario è stato infatti organizzato per preparare le imprese ai prossimi eventi di incoming di operatori esteri che si svolgeranno a Palazzo dei Pio. Il primo è in programma il 31 maggio e il primo giugno.
Nella foto, Cristian Pellegrini e un momento dell’incontro