Fonte Smi

Perde colpi in tutta Italia la moda bambino

Aperde colpi. Secondo le rilevazioni dal Centro studi di Confindustria Moda, effettuate per conto di Smi (Sistema Moda Italia), nel periodo da gennaio ad agosto 2019 le vendite di moda junior italiana sono scese dell’1,8 per cento a valore e del 0,8 per cento a volume. In particolare, il segmento bambino ha registrato una flessione del 2,5 per cento, la bambina dell’1,4 per cento e il neonato dell’1,9 per cento. Le performance peggiori sono state registrate nel periodo primavera-estate, con un calo del 2,5 per cento. Analizzando nello specifico il comparto dell’abbigliamento per neonati, le elaborazioni evidenziano, sempre tra gennaio e agosto, un decremento dell’export del 22,9 per cento dopo un balzo in avanti del 32,8 per cento nello stesso periodo del 2018. I mercati che nei primi 8 mesi dello scorso anno avevano registrato crescite notevoli, più che raddoppiando il proprio valore, registrano nel 2019 significative perdite: Regno Unito a meno 56,4 per cento, Francia a meno 52,5 per cento e Germania a meno 65,4 per cento. La Spagna, cresciuta di oltre il 30 per cento nel gennaio-agosto 2018, perde il 17,7 per cento quest’anno, mentre la Russia, primo sbocco del childrenswear italiano dal 2010 al 2014, prosegue il proprio trend negativo (meno 17,6 per cento). Risultati positivi invece in Austria (più 134,6 per cento), Hong Kong (più 54,7 per cento) e Usa (più 37 per cento); il Qatar registra un incremento del più 20,8 per cento, mentre calano Emirati Arabi (meno 16,6 per cento) e Arabia Saudita (meno 20,6 per cento).

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