Russia difficile ma resta mercato di peso
Sei le aziende di Carpi presenti con le collezioni primavera estate 2020
La moda italiana ha fatto tappa in Russia con Ente Moda Italia per la 33esima edizione di Cpm (Collection Première Moscow). La fiera si è svolta dal 3 al 6 settembre al Krasnaja Presnja Expocenter di Mosca coinvolgendo 103 marchi italiani di abbigliamento che hanno esposto le loro collezioni uomo, donna, bambino, intimo e beachwear della primavera- estate 2020 nell’area speciale Italian Fashion. In totale al salone erano presenti ben 1.400 brand provenienti da 35 Paesi. Tante le iniziative speciali in campo dal punto di vista promozionale, grazie al progetto sostenuto dal Ministero dello Sviluppo economico e realizzato da Ice-Agenzia sede di Mosca in collaborazione con Emi e Smi, incluso l’incoming di una selezione di circa 40 top buyer provenienti dalle aree più sviluppate della Russia. “L’Italia si conferma sia nel 2018 che nella prima metà del 2019 al secondo posto come Paese fornitore di moda e accessori nella Federazione Russa – ha dichiarato alla vigilia dell’apertura il direttore dell’ufficio Ice di Mosca, Pier Paolo Celeste –. L’impegno della nostra agenzia è volto a consolidare e incrementare l’export del made in Italy, ampliandone la distribuzione fino alle regioni russe più remote. Per questa edizione abbiamo selezionato 40 importatori provenienti da ben 29 diverse città della Russia e dell’Armenia, dei quali 19 newcomer e organizzato oltre 300 incontri B2B con gli espositori italiani”. La situazione del mercato russo e dei consumi è ancora complessa: gli ultimi dati diffusi dal Centro Studi di Confindustria moda relativi all’export italiano per i primi mesi del 2019 registrano una leggera flessione. La Russia e l’area dei paesi limitrofi rappresentano tuttavia ancora un mercato “di peso” per il prodotto moda italiano.