Scomparso a 91 anni, sopravvissuto a Buchenwald

Addio a Cavallari l’ultimo superstite

MODENA – E’ mancato alla vigilia del settantunesimo anniversario della Liberazione, un appuntamento che non aveva mai mancato perché per lui la Liberazione non era solo una metafora ma un fatto concreto. Alberto Cavallari, 91 anni sulle spalle, era infatti uno dei reduci ancora superstiti dei campi di sterminio nazisti di cui aveva narrato gli orrori grazie alla sua valentia grafica di eccellente disegnatore ed artista.

Il pittore modenese Alberto Cavallari (a lato) che, negli anni novanta aveva donato alla Città di Carpi i disegni realizzati intorno al 1944 nel lager in cui era stato prigioniero, si è spento due giorni dopo che, per l’ennesima volta, alcune sue opere sono state esposte, questa volta a Ferrara, in occasione della riedizione della famosa mostra di artisti organizzata nel 1955 per celebrare il primo decennale della Liberazione. I suoi disegni vennero tracciati su fogli di carta volanti, su frammenti recuperati qua e là nel capo di Buchenwald e negli altri campi in cui Cavallari trascorse due anni terribili della sua vita. Nato a Bondeno e diplomatosi al liceo artistico Dosso Dossi di Ferrara, Cavallari ebbe sempre un rapporto privilegiato con Carpi e le sue istituzioni. Alla notizia della scomparsa dell’artista il sindaco Alberto Bellelli ha dichiarato: “Voglio esprimere il mio più sincero cordoglio a nome dell’intera città e della Fondazione ex Campo Fossoli, quella città che Cavallari aveva scelto per donare i 56 disegni, oggi nelle collezioni dei Musei di Palazzo dei Pio, nucleo del Museo Monumento al Deportato, testimonianza delle privazioni e delle sofferenze di quell’esperienza. Sono uomini e artisti come lui che ci consentono di riflettere e comprendere l’orrore di quegli anni di follia anche di scoprire quanta forza di volontà e voglia di farcela possono nascere dall’odio”. Nel patrimonio del Museo Monumento al Deportato rimangono ben 56 disegni di Cavallari, che rappresentano le drammatiche scene di vita e di morte del lager. I disegni sono stati oggetto di una recente catalogazione da parte della Regione Emilia Romagna - Istituto Beni artistici culturali e naturali. Quei disegni furono protagonisti, a Carpi, nel 2005 di una mostra dal titolo “Oltre il dolore” che venne inaugurata alla presenza dello stesso Cavallari.

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