Alla presidenza

Associazione Parco Lama, Marinelli riconfermato

Si è tenuta lunedì sera l’assemblea per il rinnovo delle cariche dell’Associazione Parco Lama, l’organismo che si batte per mantenere aperto un ampio corridoio verde tra il viale Dallai e l’argine del Cavo Lama. Sono così entrati a far parte del nuovo Consiglio direttivo Maurizio Marinelli (nella foto), Sergio Vascotto, Fernando Lugli, Mario Poltronieri e Giliola Pivetti. Cristina Gibertoni, che era risultata quinta votata, ha rinunciato all’incarico e fra i soci che hanno ottenuto più voti dopo di lei è stata eletta a voto palese Giliola Pivetti. Il nuovo Consiglio direttivo, riflettendo la ripartizione dei voti dell’assemblea, ha eletto successivamente all’unanimità alla presidenza Maurizio Marinelli che ha voluto ringraziare, nella circostanza, il socio Bruno Pullin, consigliere uscente, attivo nel sodalizio fin dalla sua fondazione, avvenuta il 9 dicembre 2010. Da quella data, l’Associazione è divenuta interlocutore fisso dell’Amministrazione comunale, ponendo l’assetto futuro dell’Oltreferrovia al centro dell’attenzione degli addetti ai lavori, delle forze politiche e di larga parte dell’opinione pubblica. Con quali risultati? Il più evidente è stato proteggere e mantenere inedificata la fascia periurbana di 250 mila metri quadrati a ridosso della stazione ferroviaria (il vero e proprio parco, mentre gli altri 900 mila metri resterebbero territorio agricolo). Esiste tuttavia il piano particolareggiato Cmb del 2013 per il comparto C6 che, prevedendo la costruzione di villette sulla via Corbolani, perno dell’Oltreferrovia, comprometterebbe il futuro parco. Il termine di sette anni concordato dal Comune con Cmb per trovare una cubatura compensativa e alternativa, scadrà nel 2020. Data la situazione del mercato immobiliare, tuttavia, l’azienda non avrebbe alcuna intenzione di aprire il cantiere. Con il risultato che i tempi si allungherebbero. Incalzata anche dai sostenitori di un campo da golf nella stessa fascia periurbana che contano su almeno due consiglieri del nuovo Direttivo, l’Associazione riuscirà a trovare uno sbocco condiviso con il Comune e le proprietà? Sarà disponibile a eventuali compromessi? O la situazione di stallo è destinata a protrarsi ancora a lungo, relegando il parco Lama a elegante ipotesi convegnistica senza concreti sbocchi urbanistici?

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