Difendere l’ambiente il loro orizzonte politico
Parlano i portavoce di Fridays for Future, Carpi verso Cop 25 ed Ecobusters: tre modi diversi di impegnarsi per rendere più responsabili istituzioni e opinione pubblica
Nessun riferimento partitico, nessuna tentazione di diventare “sardine”: oltre alla salvaguardia dell’ambiente, sembra essere questo il tratto che accomuna alcuni millennials carpigiani che si sono costituiti in modo spontaneo in gruppi organizzati. “Fridays for Future”, “Carpi verso la Cop25” ed “Ecobusters” sono movimenti giovanili mossi dalla consapevolezza che la qualità del futuro del pianeta sia strettamente legata alla responsabilità di ciascuno di noi e non solo all’operato dei governi. Ma le somiglianze fra i tre gruppi finiscono qui, perché ognuno agisce secondo strategie e approcci molto differenti. I “Fridays for Future” fanno riferimento al movimento giovanile di protesta nato intorno a Greta Thunberg, la ragazzina svedese di sedici anni diventata famosa perché da agosto 2018 ha cominciato a scioperare dalla scuola ogni venerdì per manifestare davanti al Parlamento svedese e chiedere al suo governo un impegno concreto per contrastare l’emergenza climatica. Emanuele, il portavoce ventenne di Carpi dei FFF, spiega che: «… il nostro obiettivo è quello di portare all’attenzione di tutte le persone e alle istituzioni più alte le problematiche legate ai cambiamenti climatici per far sì che si faccia qualcosa. Oltre a scioperi per il clima, organizziamo manifestazioni più concrete che vanno anche a creare disagi, per far capire in modo incisivo l’urgenza di queste tematiche oppure organizziamo anche conferenze, come quella sul green washing (falso ecologismo sbandierato da alcune imprese per dissimulare la realtà di pratiche non sostenibili, ndr)».