Era la cosa migliore che potessimo fare: per Carpi e per la moda italiana. Il commento di Anna Molinari alla cessione di Blumarine

«E' quanto di meglio potessi augurarmi: Blumarine resta a Carpi e va a un suo estimatore. Marco Marchi, infatti, non ha mai nascosto il proprio apprezzamento per un'azienda che considera un'eccellenza e che ha tutte le intenzioni di mantenere come tale». Questo il primo commento di Anna Molinari alla cessione di Blumarine. La notizia, sottolinea la designer che quarant'anni fa con il marito Gianpaolo Tarabini diede vita alla griffe, «...va considerata anche come una risposta all'azione dei grandi gruppi francesi che hanno fatto man bassa dei marchi della moda italiana. Noi abbiamo resistito, preferendo un acquirente italiano e della nostra stessa città. Ed è anche per questo che, quando mio figlio Gianguido ha comunicato la vendita ai nostri dipendenti, da loro si è alzato un applauso al suo indirizzo. E' il significato di questa scelta che vorrei tanto che fosse compreso nella nostra città». E aggiunge: «Quanto a me, intanto mi prenderò un po' di riposo. Poi mi è stato chiesto di fare un po' da icona del marchio, in virtù delle relazioni che sono riuscita a intrecciare in tutti questi anni. Ci penserò, ma mi ha fatto piacere che mi sia stato chiesto. E' un ulteriore attestato di stima da parte di colui che prenderà ora in mano il destino dell'azienda».  

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