Lo sbocco delle ricerche di Federico Lugli, archeologo della preistoria

Il Neanderthal parente prossimo del Sapiens

I Neanderthal erano più simili a noi di quanto si possa pensare: iniziavano lo svezzamento dei loro neonati intorno al quinto o sesto mese d’età e avevano ritmi di crescita simili ai Sapiens. La scoperta deriva dal lavoro di un gruppo internazionale di ricerca guidato da studiosi dell’Università di Bologna e in particolare del Campus di Ravenna, che ha realizzato analisi geochimiche e istologiche su tre denti da latte appartenuti ai bambini di Neanderthal vissuti da 70 mila e 45 mila anni fa nell’Italia nord-orientale. Del team fa parte anche Federico Lugli, 30enne carpigiano ricercatore presso il Dipartimento dei Beni Culturali del polo accademico di Ravenna. Prima di approdare alla carriera universitaria, Lugli ha svolto un dottorato di ricerca alla facoltà di Geochimica di Modena, dopo aver conseguito la laurea triennale in Conservazione dei Beni culturali all’Università di Modena e la laurea magistrale in Archeologia preistorica all’Università di Ferrara. Oggi come assegnista di ricerca si occupa di Scienze archeologiche: studia da un punto di vista chimico e bio- logico i campioni archeologici, in particolare ossei, che gli arrivano in laboratorio.

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