Incantato amante della bellezza ed educatore dei giovani
I genitori lo avevano battezzato con il nome di “Giovannino”; tutti lo conoscevano più semplicemente come “don Nino”, un personaggio che ha attraversato almeno dieci generazioni di giovani e giovanissimi, imprimendo sulle loro fronti il simbolo del vivere assieme, nel segno dello scoutismo e della bellezza della vita. A novantasette anni vissuti lucidamente sino alla fine, don Nino Levratti si è spento serenamente martedì mattina al Ramazzini dove era stato ricoverato per le complicazioni di una precedente caduta in casa. Nel cuore e nell’animo era ancora ieri quel “Giovannino” di tanti anni fa, quando a Gavello di Mirandola, suo paese natale, i coetanei e i più grandi lo chiamavano anche “Perché” per quel suo eterno cercare i motivi del mondo che lo circondava. Don Nino Levratti, infatti, era un incantato amante della bellezza del creato in cui non ha mai rinunciato a cercare Dio, un appassionato educatore di giovani, un curioso sperimentatore di novità, sempre un passo avanti rispetto al tempo che si è trovato a vivere.