Affidate a poster giganti, locandine o ai social

Che cosa comunicano le foto scelte dai candidati in corsa

Con le prime iniziative pubbliche di presentazione dei candidati dei vari schieramenti è entrata nel vivo la campagna per le amministrative del 26 maggio. Il primo a rompere il ghiaccio è stato Alberto Bellelli del quale si stanno diffondendo i manifesti a macchia d’olio. La sua è una foto, realizzata in studio, che si fa notare per l’essenzialità della composizione e per la posa: braccia ripiegate con le mani dietro alla testa, sguardo rivolto verso l’obiettivo e un sorriso accennato mostrano una tranquillità amplificata dallo slogan sottostante “Il futuro crede in noi”. Un maglioncino informale ha preso il posto della giacca e cravatta indossati per le elezioni del 2014 in cui Bellelli appariva meno “gente di noi altri”. E sotto aveva una sfilza di simboli che scompaiono in questa tornata elettorale. Il messaggio arriva forte e chiaro: nonostante la bufera che ha travolto ultimamente la sua Amministrazione, lui va avanti, continua. Purtroppo la posa prescelta, molto impattante sull’osservatore, risulta un po’ artificiosa tanto che sui social network comincia a esserci qualche parodia. 

 

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