Dissenso sulle Regionali, Verrini lascia Carpi Futura
Pare che sia stata necessaria la campagna elettorale in vista delle Regionali del 26 gennaio per far venire a galla la già difficile convivenza, nella lista civica Carpi Futura, tra l’anima che guarda alla Lega per Salvini e al centro destra e quella, moderata e centrista sì, ma che ha tracciato sempre una precisa linea di demarcazione nei confronti del sovranismo populista. L’indiscrezione di questi giorni è che Giorgio Verrini abbia rassegnato le proprie dimissioni dal Consiglio direttivo della lista civica. Non esiste una versione ufficiale dei motivi all’origine di una scelta che ha del clamoroso, essendo stato Verrini, insieme a Giliola Pivetti sempre in prima fila nelle vicende che hanno dato corpo e sostanza a una rappresentanza della componente civica in Consiglio comunale. Lo è stato prima da fondatore e consigliere comunale – dal 2009 al 2014 – di Alleanza per Carpi. All’indomani poi della fusione di ApC con i gruppi centristi Sos Made in Carpi/ Agenda Monti e Fare per fermare il declino che ha dato origine a Carpi Futura, è stato il candidato sindaco del nuovo raggruppamento alle amministrative del 2014, svolgendo un cospicuo lavoro da consigliere comunale soprattutto nell’ambito della sanità. Da ultimo era stato inserito anche nella lista dei candidati al Consiglio comunale per il voto del 26 maggio scorso, restando escluso per pochi voti.