Mai così concreta prima d’ora a Carpi la prospettiva di un ballottaggio

Esito subito o primo round?

Pronostici difficili. Prima le Europee. E solo la sera di lunedì il responso delle Comunali

Ultima settimana prima del voto. Le visite in città, a distanza di pochi giorni l’una dall’altra, dei due vice premier che cercano di trovare nell’esito tutto politico delle Europee la sanzione del proprio primato nel governo giallo verde non mette certo in secondo piano l’importanza da loro attribuita al risultato delle amministrative di Carpi. Un esito favorevole alla Lega di Matteo Salvini o ai 5 Stelle di Luigi Di Maio proprio a Carpi assumerebbe un valore simbolico straordinario anche per la regione, dando al vincitore un formidabile argomento in più, nel braccio di ferro che sta lentamente logorando il governo centrale.

 Il dato curioso del passaggio dei due leader è in una sorta di rovesciamento delle parti. Mentre fino a qualche tempo fa, soprattutto con l’attivismo di Beppe Grillo, erano i 5 Stelle gli incontrastati padroni delle piazze e la Lega appariva come la bandiera delle partite Iva del Nord, il baluardo della piccola e media imprenditoria contro statalismo, burocrazia, assistenzialismo, a Carpi, in questi giorni, è andata in scena un’altra rappresentazione. Al Salvini di piazza, con l’imponente schieramento di forze dell’ordine, gli slogan urlati, il tifo da stadio (“Un Capitano, c’è solo un Capitano”), il “Nessun dorma” amplificato si è contrapposto il sobrio incontro, organizzato da Auro Po, del Di Maio di governo con un centinaio fra imprenditori, rappresentanti delle categorie e professionisti ai quali ha sciorinato i risultati in fatto di riduzione Inail, aumento del fondo di garanzia, esenzioni Imu, sblocco dei cantieri. Da una parte, dunque, il grido e il bagno di folla, dall’altra il dialogo raziocinante con un ceto sociale ben preciso, senza echi “grillini”. Lo si poteva notare anche dalla presenza all’evento della candidata dei 5 Stelle, Monica Medici, intervenuta non con il consueto contorno dei “movimentisti” locali, ma solo con parlamentari della zona. È il segno impresso su questi ultimi giorni che precedono il voto e che vede il Movimento 5 Stelle tentare un recupero rassicurante degli elettorati più preoccupati dagli eccessi populistici del segretario leghista.

 

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