I turbamenti di un Pd senza politica e alleanze
Per quanto sia ancora allo stadio dei primi contatti e si profili una quantità di ostacoli da superare, la notizia della ricerca di un accordo in cui sarebbero impegnate la lista civica Carpi Futura e la Lega ha creato una certa inquietudine nel Pd. Ma come? si chiedono i maggiorenti del partito: abbiamo cercato un dialogo fino a ieri, con esponenti di Carpi Futura; ci siamo detti disponibili a valutare perfino posizioni nella Giunta prossima ventura e loro vanno a cercare accordi a destra? Com’è possibile che figure della lista civica notoriamente vicine alla sinistra, anche se critiche nei nostri confronti, si lascino attirare nel gorgo populista? Sono quesiti che dimostrano in primo luogo quanto il Pd si sia appiattito su una visione della politica che non va al di là di quella policienne (nel senso di politicante e fatta di mercanteggiamenti) e confusa con l’amministrazione. Perché è tutta politica, la scelta di Carpi Futura: non c’entrano né piano degli investimenti né appalti né incarichi o problemi del traffico e della viabilità o politiche sociali. Quelli verranno dopo. Ora si tratta di posizionarsi nello scacchiere, tenendo conto del quadro nazionale: Carpi Futura cerca una propria strada che la porti al ballottaggio, accettando di assumere coloriture molto diverse e perfino contrastanti fra loro, tenute insieme dall’imperativo categorico di sbaragliare il Pd.