Mai considerata, a Carpi, la ipotesi del passo indietro resa attuale da Zingaretti

I turbamenti di un Pd senza politica e alleanze

Per quanto sia ancora allo stadio dei primi contatti  e si profili una quantità di ostacoli da superare, la  notizia della ricerca di un accordo in cui sarebbero impegnate  la lista civica Carpi Futura e la Lega ha creato  una certa inquietudine nel Pd.  Ma come? si chiedono i maggiorenti del partito:  abbiamo cercato un dialogo fino a ieri, con esponenti  di Carpi Futura; ci siamo detti disponibili a valutare  perfino posizioni nella Giunta prossima ventura e loro  vanno a cercare accordi a destra? Com’è possibile che  figure della lista civica notoriamente vicine alla sinistra,  anche se critiche nei nostri confronti, si lascino attirare  nel gorgo populista?  Sono quesiti che dimostrano in primo luogo quanto  il Pd si sia appiattito su una visione della politica che  non va al di là di quella policienne (nel senso di politicante  e fatta di mercanteggiamenti) e confusa con  l’amministrazione. Perché è tutta politica, la scelta di  Carpi Futura: non c’entrano né piano degli investimenti  né appalti né incarichi o problemi del traffico e della  viabilità o politiche sociali. Quelli verranno dopo. Ora  si tratta di posizionarsi nello scacchiere, tenendo conto  del quadro nazionale: Carpi Futura cerca una propria  strada che la porti al ballottaggio, accettando di assumere  coloriture molto diverse e perfino contrastanti  fra loro, tenute insieme dall’imperativo categorico di  sbaragliare il Pd.  

L'accesso è riservato agli Abbonati

Se sei già abbonato, accedi per vedere l'articolo completo

Accedi

Accesso completo al sito, più l'
abbonamento digitale annuale

Vi permette di accedere a tutti i contenuti web di VOCE.it e di ricevere la newsletter quotidiana VoceCittà con le notizie del giorno, Voce settimanale digitale e Voce mensile digitale di approfondimento, direttamente al vostro indirizzo mail. Costo Annuo 29€
Abbonati