Una malattia misconosciuta ma che interessa, solo in Emilia Romagna, dai 66 agli 89 mila abitanti

Ben 500 prestazioni annue per la fibromialgia all'ambulatorio del dolore del Policlinico

Si effettuano attorno alle 500 prestazioni annue all'ambulatorio della Fibromialgia e del Dolore cronico diffuso, attivo al Policlinico di Modena dal 2019. Domani, venerdì 12 maggio, ricorre la Giornata Mondiale della Fibromialgia e questa rappresenta l’occasione per fare il punto su questo servizio erogato dall'ambulatorio specialistico modenese alla cittadinanza per otto ore settimanali, concentrate nella giornata del mercoledì. Il servizio è interaziendale, gestito in tandem da Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena e Ausl e rappresenta uno dei pochi dedicati alla Fibromialgia in tutta l’Emilia-Romagna. Vede, accanto agli specialisti dell’Azienda Ospedaliero Universitaria, quelli dell’Ausl, che operano sia sul territorio per garantire le cure ai pazienti sia presso l’ambulatorio del Policlinico in integrazione con AOU.

«In generale stiamo parlando di una patologia poco conosciuta sia a livello di medicina generale che di specialistica - spiega il reumatologo Marco Ghini, referente dell'ambulatorio Fibromialgia e Dolore cronico diffuso del Policlinico - molti pazienti che arrivano alla mia attenzione hanno fondamentalmente due problemi: diagnostico oppure terapeutico con abuso di antinfiammatori e cortisonici. Purtroppo restano imperanti anche in ambito medico molte fake news sulla Fibromialgia delle quali è bene diffidare ascoltando i consigli degli specialisti». «Della fibromialgia purtroppo non conosciamo le cause, non esistono misure preventive - conclude la Professoressa Dilia Giuggioli, direttore della Reumatologia del Policlinico di Modena - ancora oggi è molto difficile arrivare ad una sua diagnosi precisa e purtroppo non esiste una terapia medica specifica. Sappiamo però che incide grandemente sulla qualità di vita dei malati. Per questo è necessario sottolineare l’importanza di creare centri dedicati che fanno della multidisciplinarietà lo strumento fondamentale per la gestione del paziente con fibromialgia.».

 

Proiettando le stime fornite dal Consiglio Superiore di Sanità (1,5%-2% della popolazione generale), la popolazione emiliano-romagnola affetta da fibromialgia risulterebbe essere compresa tra i 66mila e 89mila abitanti. La popolazione affetta potrebbe, comunque, essere superiore qualora si applicassero le stime internazionali (fino all’8% della popolazione generale, quindi circa 350.000 abitanti).

(Nella foto; Marco Ghini e Dilia Giuggioli)