Presentati alla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria i primi risultati del nuovo strumento

Centrali Operative Territoriali, un successo secondo l'Ausl

L’Ausl di Modena ha fatto il punto sullo stato delle 7 COT (Centrale Operativa Territoriale) presenti in provincia  – tutte già attive – e presentato i primi dati di attività che - scondo l'Aul - sono estremamente positivi, con quasi 4mila segnalazioni in due mesi di attività. La COT - quella di Carpi ha trovato collocazione nella Casa della Comunità recentemente inaugurata - rappresenta secondo l'Ausl la chiave per l’integrazione interna tra i vari servizi sanitari e socio-sanitari e i professionisti coinvolti nei diversi luoghi di cura, assicurando continuità, accessibilità e complementarietà dell’assistenza. La COT assolve al suo ruolo di raccordo occupandosi del coordinamento tra i servizi e i professionisti coinvolti nel percorso della persona con bisogni non solo sanitari ma anche socio-sanitari tra i diversi contesti assistenziali: rientro a domicilio dal Pronto Soccorso; dimissione da strutture ospedaliere sia verso il domicilio che in altre strutture residenziali e semiresidenziali; ammissione, dimissione o trattamento temporaneo in CRA (Casa Residenza Anziani) o presso gli Ospedali di Comunità. È attiva tutti i giorni (festivi compresi), ed è composta da infermieri adeguatamente formati alla risposta telefonica con funzione di triage e da infermieri e assistente sociale dedicati alle valutazioni multidimensionali d’equipe e alla progettazione degli interventi.

I destinatari dei servizi predisposti dalla COT  Sono i cittadini cosiddetti “fragili”, persone prevalentemente anziane, o con disabilità o malattie invalidanti, che nella maggior parte dei casi oggi presentano un quadro composto da più patologie che coesistono, e che dunque richiedono di prendersi cura di loro a 360 gradi. L’obiettivo è anche di mantenere il più possibile la persona dentro al proprio contesto di vita e alla rete relazionale. In un arco di due mesi presi a riferimento, ottobre e novembre 2023 - i datin sono stati forniti dall'Ausl durante una riunione della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria -, sono state 3768 le segnalazioni totali, provenienti per il 41% dagli Ospedali, per il 26% dai Servizi sociali, per il 15% dai medici di medicina generale. Dai primi indicatori individuati, si è ridotta dell’11,8% la percentuale di ricorso al re-ricovero urgente dei pazienti nei 30 giorni successivi al precedente ricovero. I risultati saranno da analizzare ulteriormente in una visione di insieme rispetto alle diverse azioni messe in campo negli ultimi anni sul territorio, dall’Infermieristica di Comunità alla Telemedicina, dall’estensione a 7 giorni su 7 del servizio di Assistenza domiciliare allo sviluppo degli Ospedali di Comunità, senza dimenticare i numerosi interventi in coprogettazione con l’Associazionismo.

(Nella foto: la Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria riunitasi presso la sede della Provincia di Modena)