La Breast Unit del Ramazzini promossa a pieni voti dall'ente europeo

Il team della dottoressa Cagossi valutato da ispettori inglesi e danesi

Conferma di efficacia e di qualità per il percorso della Breast Unit dell’Azienda Usl di Modena con sede all’Ospedale Ramazzini di Carpi, che nei giorni scorsi ha superato a pieni voti la visita annuale di sorveglianza per il mantenimento della certificazione dell’European Society of Breast Cancer Specialists (EUSOMA), il più alto organismo scientifico europeo che si occupa di tumore al seno.

Il team di valutatori, composto tra gli altri da un chirurgo inglese e una radiologa danese, ha promosso il Centro senologico diretto dalla dottoressa Katia Cagossi, evidenziando in positivo alcuni aspetti del percorso diagnostico-terapeutico offerto alle pazienti oncologiche, con l’approccio multidisciplinare alla base degli eccellenti risultati ottenuti.

Tra i dati maggiormente apprezzati, l’alto livello delle cure erogate e il tasso di sopravvivenza a 5 anni del 93,5 per cento, maggiore rispetto a quello regionale (89 per cento) e nazionale (88 per cento).

“L’eccellente leadership e la motivazione e la dedizione di tutto il team”, l’importante processo di miglioramento della componente infermieristica, perno fondamentale per la cura delle pazienti, e il coinvolgimento del Dipartimento di Radiologia nel mantenere elevata la competence dei professionisti e la qualità della strumentazione, sono le altre motivazioni, indicate nel report conclusivo, che hanno portato al superamento della verifica.

Menzione particolare per la parte chirurgica, che ha ricevuto una valutazione molto positiva per quanto concerne le tecniche chirurgiche, di cui sono stati messi in risalto gli ottimi risultati cosmetici e l’integrazione con la chirurgia plastica, con 192 interventi chirurgici per il trattamento del tumore al seno eseguiti nel 2022 dall’équipe di chirurgia senologica, parte integrante della Struttura complessa di Chirurgia del Ramazzini.

Sempre nell’anno da poco concluso sono state prese in carico 211 nuove pazienti a tutti gli stadi di malattia. Oltre 100 le pazienti con malattia metastatica in carico alla Breast Unit, per la maggior parte delle quali è stata avviata la discussione a livello multidisciplinare per decisioni sul processo di cura. In alcuni casi è stato possibile fare ricorso a terapie biologiche efficaci e compatibili con una buona qualità di vita.

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«Il mantenimento di questo prestigioso risultato – sottolinea la dottoressa Cagossi – senza “non conformità” maggiori e con apprezzamenti su tutto il percorso, è stato  possibile grazie a un lungo e impegnativo lavoro di squadra che, nell’ottica di un approccio interdisciplinare, vede coinvolte figure professionali con diverse competenze quali radiologo, patologo, chirurgo senologo, chirurgo plastico, oncologo, medico nucleare, radioterapista, tecnico di radiologia e radioterapia, fisiatra, fisioterapista, psicologo, due case manager, geriatra, data manager e genetista. Alcuni dei servizi citati, come radioterapia, chirurgia plastica e anatomia patologica, afferiscono all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena: l’eccellente risultato è la conferma della fattiva e proficua collaborazione in essere da tempo tra le aziende modenesi. Nella Breast Unit il paziente è al centro del processo di cura ed è gestito da un team multidisciplinare, che discute i casi, valuta collettivamente i referti di laboratorio, e non ultimo si fa carico anche degli aspetti legati alla componente funzionale e famigliare, integrati dalla presenza della psicologa».

Dopo la prima assegnazione della certificazione EUSOMA nel 2019, la Breast Unit dell’Ausl - tra i 21 i centri senologici in Italia in possesso del titolo - ha sempre superato le verifiche annuali con il monitoraggio stringente su procedure, prestazioni e competenze professionali, ottenendo, lo scorso anno, il rinnovo della certificazione.