Una iniziativa del servizio di Psicologia Clinica dell'Ausl

Le insidie di Tik Tok spiegate ai giovani

E' il social più utilizzato dai giovanissimi per scambiarsi foto e filmati ma può anche diventare uno strumento pericoloso, può creare dipendenza e soprattutto può essere irrispettoso della privacy personale in un pubblico di minori che non ha esatta percezione del fenomeno. Per questo l'Ausl, utilizzando un filmato postato in rete, ha cercato di spiegare pregi e soprattutto difetti e pericoli di Tik Tok, il social di riferimento per una vastissima platea di milioni di minorenni. “Parliamo di un social network che ormai è diffusissimo tra gli adolescenti, compresi quelli modenesi – dichiara Giorgia Pifferi, Direttrice della Psicologia Clinica dell’Ausl di Modena -. Uno degli elementi fondamentali che caratterizza Tik Tok è che fa divertire, in più è facilissimo creare interazioni con centinaia e centinaia di coetanei. Tra i pericoli, se non se ne fa un uso equilibrato e controllato dalle famiglie, c’è il rischio di un’esposizione sbagliata del proprio fisico e della propria intimità. Altro elemento di preoccupazione è la presenza delle cosiddette ‘challenge’, vere e proprie sfide tra i ragazzi che portano determinati comportamenti all’estremo, mettendo a rischio l’incolumità psico-fisica dei giovani. Direi dunque questo: la vera ‘challenge’ spetta agli adulti educanti. Conoscere e far conoscere ai propri figli anche le insidie che questa app così apprezzata nasconde, per aiutarli a farne un uso equilibrato e consapevole”.

Nato solo cinque anni or sono in Cina, Tik Tok è il fenomeno del momento con circa 3 milioni di utenti soltanto in Italia, soprattutto adolescenti. Per questo motivo anche l’Azienda USL di Modena è molto attenta questa applicazione che, se da una parte può rappresentare un’occasione di svago, dall’altra può provocare una sorta di dipendenza nei giovani, specialmente in questa fase di isolamento da Covid. I rischi, infatti, possono essere tantissimi: tra questi l’esposizione a potenziali predatori sessuali e cyber bulli, con una scarsa - se non nulla - protezione della privacy degli adolescenti. Per spiegare luci e ombre di Tik Tok, dunque, l’Ausl ha realizzato un video diffuso su tutti i canali social dell’azienda sanitaria e destiinato sia ai giovanissimi utenti del web sia ai loro genitori ed educatori. Nel filmato vengono raccontati i tratti peculiari del social network e quali sono le insidie che possono travolgere i giovanissimi. In particolare tenuto conto che, seppure l’età minima di utilizzo sia di 13 anni, è molto semplice ovviare alle impostazioni inserendo una diversa data di nascita, aprendo così l’ingresso nel suo mondo anche a ragazzi molto più giovani.