Lettera aperta

Nessun volontario per Migliarina, Sindaco e Assessore scrivono ai medici di base

L’Amministrazione Comunale ha appreso oggi che nessun medico di medicina generale, fra i cinquanta presenti sul territorio, sia disponibile a recarsi nell’ambulatorio di Migliarina per consentirne l’apertura fino a quando sarà individuato, in via definitiva tramite il bando previsto in febbraio, un nuovo medico. Per questo motivo, il sindaco Alberto Bellelli e l'assessore alle Politiche sociosanitarie Tamara Calzolari hanno indirizzato ai medici di medicina generale carpigiani la seguente lettera aperta:

"La notizia ci lascia ancor più colpiti avendo potuto constatare l'impegno dell'Azienda Usl nel mettere a disposizione una figura infermieristica di riferimento, ampliando così la potenzialità dell'ambulatorio, e il sostituto di supporto – scrivono il Sindaco e l'Assessore – La cosa ci rammarica molto perché tale soluzione era stata prospettata nell'incontro di mercoledì scorso con vari responsabili dell'Ausl – Stefania Ascari, Direttrice del Distretto, Federico Barbani il Direttore Cure primarie Area nord e Michele Pescetelli, Cure primarie – oltre ad Alberto Morellini, in rappresentanza dei medici di Medicina generale. Questa soluzione era stata individuata come extrema ratio per dare continuità all’ambulatorio medico nella frazione, che necessita di una presenza in loco poiché si tratta di territorio molto popoloso (1.800 abitanti, ai quali se ne sommano altri 1.000 residenti nella limitrofa frazione di Budrione), con numerosi anziani e fragili, privi di mezzi autonomi per raggiungere gli ambulatori di Carpi. Tale presenza ovviamente è ancor più necessaria in questi tempi di pandemia, nella quale bisogna seguire le tante incombenze sanitarie legate al Covid. Auspichiamo pertanto che nelle prossime ore vi sia un ripensamento da parte dei medici di Medicina generale di Carpi: in alternativa chiediamo venga rivisto il parere del Comitato aziendale che impedisce di procedere con il bando per un medico “interino” che agevolerebbe l’affidamento di un incarico temporaneo, per questo periodo di vacanza fino all’individuazione del medico definitivo, poiché è impensabile che la frazione sia privata di un presidio così importante proprio in un momento di emergenza sanitaria come l'attuale".