Uno studio dell'Azienda Ospedaliero Universitaria è stato presentato al congresso di Chirurgia Oncologica

Per prevenire il decorso del cancro gastrico a Modena si riscrivono le norme

L’Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena ha "riscritto" il sistema di valutazione della sopravvivenza e della prognosi dei pazienti operati per cancro gastrico. Lo ha fatto la Chirurgia Generale d'Urgenza e Oncologica diretta dalla professorssa Roberta Gelmini., e l'Oncologia Medica, diretta dal professor Massimo Dominici, in collaborazione con la Chirurgia Generale e Terapie Oncologiche Avanzate dell'Ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì, e con la Divisione di Oncologia dell’Ospedale di Cremona. Si tratta del primo studio italiano per valutare l'impatto di un nuovo nomogramma, denominato NOMOGAST (Nomogramma Gastrico), nei confronti del TNM (Tumore, LinfoNodi, Metastasi a distanza), sistema di riferimento mondiale per la stima della sopravvivenza, nella prognosi di pazienti operati per cancro gastrico.

Lo studio vede tra i primi autori il dottor Massimiliano Salati, specialista dell’Oncologia Medica, ed il dottor Nicola De Ruvo, specialista della Chirurgia Generale d’Urgenza ed Oncologica del Policlinico, che ha esaminato con innovativi ed avanzati criteri di Scienza Statistica oltre 300 pazienti. La ricerca è stata pubblicata sulla prestigiosa rivista internazionale "Journal of Clinical Medicine", ed è stata presentata al Congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurgia Oncologica che si è tenuto a Siena dal 25 al 27 settembre. ”Il nomogramma - spiega Massimiliano Salati - non è altro che una rappresentazione grafica di una formula matematica che, comprendendo diverse variabili, produce una stima individuale di un determinato evento clinico. Nello specifico, il NOMOGAST incorporando variabili che riflettono le condizioni generali del paziente, le caratteristiche clinico-patologiche di malattia (presenza di angioinvasione e stato dei linfonodi loco-regionali) e la situazione del sistema immunitari, ha dimostrato di poter predire con accuratezza il rischio personale di recidiva e morte nel paziente sottoposto ad intervento chirurgico per carcinoma gastrico. La rilevanza di questo strumento clinico risiede nella semplicità d'uso, nello sviluppo e validazione in oltre 300 pazienti, e soprattutto nell'aver dimostrato una migliore stratificazione prognostica rispetto al convenzionale sistema di stadiazione TNM".

 

Lo studio ha visto la collaborazione multidisciplinare di oltre 20 Specialisti di Modena, Cremona e Forlì, ed è durato quasi tre anni fra ideazione, presentazione, raccolta dati, elaborazione dei dati e stesura della pubblicazione finale. Il gruppo di Modena ha diretto tutte le fasi dello studio. Sono quasi 400 i pazienti trattati per cancro gastrico negli ultimi 10 anni al Policlinico, con una sopravvivenza media che va dall'80%  al 20% a 5 anni secondo i vari stati di avanzamanto del tumore. Nell'ultimo decennio i maggiori progressi sono stati determinati dall'uso estensivo della chirurgia mini-invasiva e della chirurgia demolitiva estesa nelle forme avanzate associata a trattamenti locoregionali, da farmaci chemioterapici più avanzati ed efficaci, dalle migliorate possibilità diagnostiche endoscopiche e radiologiche. 

(Nella foto, da sinistra verso destra i sanitari AOU Salati, De Ruvo, Gelmini, Dominici)