Si lavora ancora per risolvere i problemi dell'attacco hacker alla Sanità modenese
"Un attacco contro la salute di tutti i cittadini dev’essere considerato criminale, con persone che lavorano per creare il caos”. Queste le dure parole pronunciate dal Direttore generale dell'Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena, Claudio Vagnini nel corso dell'odierna seduta della Conferenza territoriale sociale e sanitaria presieduta dal Sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli durante la quale è stato fatto il punto della situazione dei servizi informaticii delle aziende sanitarie modenesi dopo l'attacco hacker della settimana scorsa.
La Direttrice generale Ausl Anna Maria Petrini ha esposto un breve resoconto di tutte le misure messe in atto e che sono state riportate con un costante aggiornamento sui siti aziendali e attraverso i media ma ha precisato che la riattivazione di tutti i sistemi richiede tempi tecnici incomprimibili - pena la compromissione del lavoro svolto fino ad oggi - tempi che sono dettati all’attività svolta secondo le indicazioni delle autorità nazionali in materia e della Polizia postale. “Abbiamo delle procedure di sicurezza, lavoriamo con l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, con la Polizia postale, con i nostri professionisti di secondo livello - ha chiarito -. Ci sono stati altri episodi in altri territori nazionali: per quanto l’attenzione alla sicurezza informatica sia elevatissima, queste situazioni non sono mai completamente prevenibili. Si è proceduto e si sta tuttora procedendo a tutte le analisi con la massima cautela, secondo i protocolli operativi, le tempistiche e i prodotti informatici indicati dal Computer Security Incident Response Team (CSIRT) dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) che ha subito riconosciuto la pronta reattività delle Aziende sanitarie all’attacco e che sta seguendo passo passo l’evoluzione della situazione”.
La Conferenza territoriale sociale e sanitaria ha anche preso in considerazione la paventata rivalutazione delle tariffe sanitarie e lo stato di avanzamento del progetto di apertura dei primi Centri di assistnza urgenza (CAU) che dovrebbero alleggerire il lavoro dei Pronto Soccorso.
(foto di repertorio)