Impegnati elicotteri e mezzi di soccorso provenienti da Modena e Bologna

Sicurezza in montagna: una esercitazione congiunta del 118 al Cimone

Tempestività ed efficacia dei soccorsi avanzati, anche in ambiente impervio. Sono questi gli obiettivi dell’esercitazione effettuata oggi, venerdì 17 marzo, sul Monte Cimone. Grazie alla collaborazione tra la Centrale Operativa 118 Emilia EST, gli elisoccorsi di Bologna e Pavullo, la stazione del Monte Cimone del Soccorso Alpino dell’Emilia Romagna, il soccorso Piste del Monte Cimone, i carabinieri di Passo Del Lupo e l’emergenza territoriale 118 di Modena è nata l’iniziativa “Montagna e Soccorso in Appennino”: due giorni dedicati al soccorso in montagna, durante i quali esperti del settore si sono confrontati sui protocolli di intervento per migliorare l’efficienza e l’efficacia dei soccorsi in condizioni estreme.

"L’attenzione - chiariscono le Ausl di Modena e Bologna che hanno impegnato sul campo i loro esperti di urgenza-emergenza - è stata posta sul trattamento dell’ipotermia accidentale severa e sulle sue conseguenze estreme, ovvero l’arresto cardiaco e la conseguente morte. Seppur tale condizione non sia frequente, può verificarsi in particolari condizioni ambientali: in inverno in montagna, associata o meno ad eventi particolari come le valanghe. Le simulazioni che hanno avuto luogo presso le piste del consorzio Cimone hanno previsto la ricerca ed il soccorso di tre sci-alpinisti: un ipotermico con un trauma grave, un ipotermico di II grado con trauma ed un terzo paziente in arresto cardio-respiratorio ipotermico per il quale è stato testato l’utilizzo di un innovativo sistema trasportabile di circolazione extracorporea ECMO. I 3 pazienti simulati sono stati soccorsi in ambiente impervio grazie alla collaborazione tra Soccorso Alpino, Soccorso Piste Cimone e Carabinieri anche con l’impiego dell’elisoccorso di Pavullo, ancora l’unico elisoccorso in regione in grado di operare in ambiente impervio".

 

L’equipe dell’elisoccorso di Bologna, atterrato successivamente al Passo del Lupo, ha testato, in modo del tutto innovativo, l’utilizzo di un sistema trasportabile di circolazione extracorporea ECMO direttamente sul campo, per intervenire sul paziente in arresto cardiaco ipotermico. Lo scenario di intervento dei soccorsi si è concluso infine con il trasporto simulato verso uno dei due centri regionali di riferimento per il trattamento di questi pazienti che - nella nostra regione - sono le Cardio Chirurgie e Cardio Anestesie dell’Ospedale Maggiore di Parma e del Policlinico di Sant’Orsola di Bologna.

(Nelle foto: i partecipanti alla simulazione di soccorso in alta montagna)