Il punto sulla pandemia vista dall'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena

Situazione Covid leggermente migliore ma imperversa la variante inglese

Sono 303 i ricoverati Covid negli ospedali modenesi, di cui 73 tra Terapia intensiva e semi-intensiva. E la “variante inglese” è ormai maggioritaria (85 su 110 campioni raccolti in Terapia intensiva).

Nell’ultima settimana l’andamento dei riscontri di nuovi casi positivi nella provincia ha avuto un lieve calo rispetto al picco registrato precedentemente. Lo comunica l'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena che precisa: "Per quanto riguarda i ricoveri, l’aggiornamento odierno vede 303 ricoverati con tampone positivo. Di questi, 230 sono in degenza ordinaria, di cui 154 al Policlinico e 76 all’Ospedale Civile di Baggiovara. I ricoveri tra Terapia Intensiva e Semintensiva sono invece 73, di cui 38 al Policlinico e 35 all’Ospedale Civile. Dal 10 marzo a oggi, in base alle indicazioni regionali sullo screening con test REAL TIME PCR per la ricerca di varianti su pazienti positivi a SARS-CoV-2, sono stati valutati 110 tamponi positivi tra i pazienti ricoverati nelle Terapie intensive del Policlinico, Baggiovara e Ospedale di Carpi. Tra questi, 85 tamponi (ben il 77 per cento del totale) hanno presentato mutazioni del virus compatibili con variante inglese, 20 (18%) compatibili con variante brasiliana mentre rimane stabile a 1 il tampone con mutazioni compatibili a variante nigeriana e si aggiunge un solo tampone ai 3 già riscontrati senza mutazioni ascrivibili alle suddette varianti".

 

“I dati di questi giorni ci fanno capire come sia il momento inderogabile di assumerci ciascuno la propria responsabilità: attenendosi alle regole comuni, accogliendo l’offerta della vaccinazione e sostenendo le persone che si occupano della cura e dell’assistenza - commenta il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero–Universitaria di Modena, Claudio Vagnini (nella foto) -. Oggi ci troviamo ad un punto cruciale della spirale pandemica che, a seconda dei comportamenti individuali, può correre verso l’alto o verso il basso. Dobbiamo restare saldi e fare in modo che la situazione migliori. Da parte nostra, il bilancio è quello di un anno di lavoro duro, durante il quale i nostri professionisti hanno rivisto ciascuno le proprie mansioni, non sostituendone alcune ad altre, ma aggiungendone a seconda della necessità. Si tratta di persone con famiglie a carico che non hanno potuto godere di normali periodi di riposo da quando l’emergenza è iniziata. Personalmente, sono fiero di come l’Azienda abbia fatto fronte alla pandemia, allo stesso modo proseguiremo il nostro lavoro quotidiano”.

Fra le novità, quella che nei giorni scorsi è stata approvata una procedura che consente la permanenza ai familiari e accompagnatori (caregiver) negativi nei reparti Covidf a fianco dei pazienti disabili. Si tratta di una procedura speciale che è riservata a pazienti esclusivamente con disabilità fisica e/o psichica. Il personale del reparto aiuterà il caregiver nella vestizione con i dispositivi di protezione individuali e li assisterà all’interno del reparto.