Questa la situazione aggiornata del contagio come riferita dall'Ausl

Sono trenta i pazienti Covid al Ramazzini

L'attuale fase pandemica del Covid-19 ha reso molto difficile il rapporto, che è sempre stato tradizionalmente stretto, fra la struttura ospedaliera del Ramazzini e la città che lo abbraccia. Difficile potersi recare in ospedale per una visita a un parente o un amico ricoverato, esami e visite specialistiche ridotte all'indispensabile, comprensibili i timori legati al contagio ed alla diffusione del virus in ambienti in cui i malati circolano. Abbiamo chiesto per questo al direttore del Ramazzini, il dottor Andrea Ziglio, di tratteggiare per noi l'attuale situazione in ospedale. "L’Ospedale Ramazzini di Carpi - spiega il dirigente Ausl - ha un’organizzazione per aree, con percorsi distinti tra pazienti non sospetti o sospetti per Covid-19 già a partire dal Pronto soccorso. I pazienti in attesa dell’esito del tampone, che viene effettuato su tutti i ricoverati, attendono in specifici spazi denominati aree filtro. Gli eventuali pazienti risultati poi positivi vengono ricoverati in degenze dedicate a pazienti Covid- 19 positivi, che attualmente sono collocate in Medicina 1 (per un massimo di 21 posti letto) e in Medicina d’Urgenza (per un massimo di 16 posti letto, 8 dei quali monitorati e destinati a pazienti con caratteristiche semi-intensive)". Alla data del 21 gennaio - secondo quanto reso noto dall'Ausl - sono ricoverati a Carpi in tutto trenta pazienti Covid positivi.

 

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