E a maggio 2022 si gareggia con le macchinine nel ''9,81 Grand Prix''

Le scuole medie delle Terre d'Argine a lezione di Fisica all'Itis Da Vinci di Carpi

Correva l’anno 1953 ed in quel di Manhattan Beach, California, veniva montata una pista di legno sulla quale fare correre piccoli prototipi costruiti dai ragazzi di un gruppo Scout: nasceva così Pinewood Derby, una gara che negli anni successivi sarebbe diventata popolarissima in tutti gli Usa.

Il prossimo giovedì 16 dicembre, presso l’Itis Leonardo da Vinci di Carpi, gli studenti di quattro scuole medie delle Terre d’Argine si troveranno nell’atrio dell’istituto di via Peruzzi per assistere a una lezione di Fisica molto particolare. Gli studenti saranno i partecipanti di una gara del tutto simile alla Pinewood Derby rivisitata in versione nostrana e ribattezzata “9,81 Grand Prix”.
La lezione, tenuta dal professor Paolo Bussei, servirà ai ragazzi per capire i fenomeni della Fisica (gravità, inerzia, attrito…) che intervengono in una gara di macchinine: lo scopo è quello di cogliere gli spunti giusti per costruire un veicolo performante.

Lo svolgimento della gara è molto semplice: il concorrente costruisce il proprio veicolo e lo fa scendere su una pista a quattro corsie composta da un piano inclinato seguito da un lungo tratto orizzontale, mentre un cronometro rileva il tempo impiegato per aiutare i commissari di gara a formare la classifica. 
Ogni team è affiancato da uno studente Tutor del Vinci del Quarto o Quinto anno di Meccatronica: in questo modo, i ragazzi e le ragazze delle scuole medie possono avere un valido supporto nella difficile scelta di materiali, forme, dimensioni.
I quattro team si sfideranno in un gran premio che si preannuncia avvincente e che si ter-rà presso la sede dell’Itis Leonardo da Vinci nel maggio 2022.
Tre saranno i premi in palio, che verranno assegnati al veicolo più veloce, al veicolo esteticamente più originale e curato nei dettagli e al team che avrà ottenuto il punteggio più alto sommando i punti di ogni singolo veicolo. 
Una particolarità interessante: la pista e il sistema di cronometraggio elettronico sono stati interamente costruiti dagli studenti del Vinci.