Le prime impressioni degli insegnanti impegnati negli esami

Maturità e Covid-19 chiude un anno difficile

C’è stato un momento in cui si è temuto che i ragazzi non sarebbero più tornati a scuola nemmeno per l’esame di Stato e che anche questo si sarebbe svolto a distanza. E invece è iniziata in presenza, la maturità, che riguarderà quasi 500 mila ragazzi in tutta Italia. Niente prova scritta, ma solo un colloquio orale quello che stanno sostenendo gli studenti, ma non per questo privo delle paure e delle emozioni che da sempre caratterizzano l’ingresso ufficiale nell’età adulta. A Carpi sono 761 i ragazzi impegnati nell’impresa e ai loro professori abbiamo chiesto di raccontarci le ultime settimane. «Alla sospensione improvvisa delle attività didattiche eravamo tutti convinti che saremmo rimasti a casa solo per poco; poi, trascorsa la seconda settimana, ci siamo resi conto che la situazione era ben più grave – racconta Paolo Bussei, professore di Fisica ambientale presso l’Itis Leonardo Da Vinci – e abbiamo capito che avremmo concluso l’anno scolastico tra le mura domestiche. Nei confronti dei ragazzi di Quinta il nostro ruolo allora è divenuto, più che quello di educatori, quasi quello di padri e madri di famiglia, tesi a tranquillizzarli sulle sorti dell’esame. Abbiamo passato mattinate intere a parlarne e ci siamo attrezzati da subito per dare una parvenza di normalità a una situazione eccezionale. Non nascondo che è stato difficile. Avremmo potuto fare meglio? Probabilmente sì, ma col senno di poi sono tutti capaci. È mancato agli studenti l’aspetto romantico della maturità? Ho paura di sì. Soprattutto è mancato il momento in cui ci si trova tutti insieme davanti al portone della scuola per lo scritto, a fare il toto-tema e a darsi coraggio l’un l’altro… Credo sia mancato anche il potere salutarci in modo umano. Una ragazza al termine dell’orale non è riuscita a trattenere le lacrime. In una condizione normale l’avremmo abbracciata e invece l’unica cosa che è stato possibile fare è stata dirle qualche parola di incoraggiamento e farci il classico buffetto col gomito.

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