Pazza scienza nella giornata inaugurale di CarpInScienza

Come fanno le aringhe a nuotare senza disperdersi nel mare? Perché il toast cade sempre dalla parte imburrata? Come fanno i pinguini a fare i propri bisogni nel periodo in cui covano le uova? Anche se non si direbbe, le risposte a questi interrogativi sono state al centro di stravaganti ricerche scientifiche di cui ha parlato Luca Perri martedì 26 marzo nella giornata di apertura di CarpInScienza, il festival organizzato dalle superiori locali e che proporrà eventi e laboratori per tutta la settimana.

 

In un Cinema Corso gremito di studenti delle primarie (che hanno riempito platea e galleria) l’astrofisico trentatreenne ha messo in campo tutta la sua esperienza decennale di divulgatore scientifico con ogni mass-media. Perri ha raccontato dei casi più divertenti di assegnazione del premio Ignobel, un riconoscimento dato ogni anno dall’Università di Harvard alle dieci ricerche scientifiche più strane, divertenti, persino assurde. L’astrofisico ha esposto in modo interattivo gli esempi più bizzarri, coinvolgendo i ragazzi con domande dirette e chiamandoli sul palco nella messa in scienza di esperimenti scientifici veri, verissimi. Per esempio, ai ricercatori che scoprirono che le aringhe riescono a coordinarsi nei movimenti in mare facendo le puzzette venne dato il premio Ignobel per la biologia nel 2004; a quelli che quantificarono la pressione usata dai pinguini per spruzzare i bisogni in modo da evitare l’uovo tenuto fra le zampe venne riconosciuto il premio per la dinamica dei fluidi nel 2005; chi dimostrò che il toast cade sempre dalla parte imburrata per ragioni legate all’altezza e non per la legge di Murphy vinse il premio per la fisica nel 1996. E così via.

 

Di fronte a questa dissertazione, persino gli adulti presenti in sala si sono divertiti e sono stati coinvolti in questo gioco scientifico. Esistono tante ricerche che prima fanno ridere, poi fanno riflettere, alla fine diventano persino utili e ci sono tante invenzioni che sono nate per tutt’altro uso, come la gomma da masticare che serviva agli astronauti per lavarsi i denti in assenza di gravità o il cellulare che veniva usato inizialmente per passare comunicazione dalla Luna alla Terra. «Guardatevi attorno, fatevi domande senza pensare di avere subito l’idea giusta – conclude Luca Perri dopo essersi conquistato il giovane pubblico a suon di risate – la ricerca non sempre va a finire come ci si aspetta. Se avete una curiosità seguitela, perchè non sapete mai dove potrà portarvi».    

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