Il preside Caldarella: Uno o due giorni di lezioni in remoto secondo i cicli

Vallauri: per la normalità servono nuovi spazi

Anche l’istituto Vallauri, come altre scuole superiori di Carpi, si avvia a svolgere attività didattica integrata per alcuni dei suoi 748 ragazzi. «Gli studenti del triennio rimarranno a casa un giorno alla settimana; quelli del biennio, due: in questo modo e considerato il numero degli alunni – 8 classi su 33 – saremo intorno al 75-80 per cento di alunni in presenza giornaliera in classe». È il dirigente scolastico, professor Vincenzo Caldarella, a illustrare i dettagli del rientro. «Il nostro obiettivo è però ovviamente quello di trovare spazi aggiuntivi – per questo stiamo insistendo con enti locali, Provincia, Unione Terre d’Argine – per poter riportare tutti i ragazzi tra le mura scolastiche ed eliminare il ricorso alla giornata di didattica a distanza – puntualizza –. Specie nell’area tecnico-professionale, infatti, è forte l’esigenza dell’attività in presenza: l’attività laboratoriale la reclama, diversamente le competenze manuali trovano a fatica un riscontro di valutazione». Il fatto di ospitare quattro classi del liceo Manfredo Fanti (lo scorso anno erano due, ndr), non semplifica le cose.

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