Al Tecnopolo universitario si parla di storie di successo di imprenditori e inclusione lavorativa

Venerdì 23 con Unimore, Istituto Charitas e Associazione Amazzonia Sviluppo

Si parla di inclusione lavorativa e di imprenditori capaci di superare cliché sulle disabilità, nell’evento "Oltre i luoghi comuni", venerdì 23 febbraio dalle ore 14 presso il nuovo Tecnopolo Universitario di Carpi di via Corbolani. L’incontro è organizzato dall’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia insieme all’Istituto Charitas Asp e all’Associazione Amazzonia Sviluppo Odv e vede la partecipazione di numerosi esperti nel campo dell'inclusione.

 

Con il patrocinio della Fondazione CR Carpi e del Comune, l’appuntamento fa parte del progetto VeloModena, co-finanziato dal Ministero del Lavoro attraverso la Regione Emilia Romagna, per offrire una panoramica approfondita sulle sfide e le opportunità legate all'inclusione lavorativa, con una particolare attenzione alle esperienze di imprenditori e delle aziende locali che si sono distinti per la loro dedizione all'inclusività.

«L’aumento delle disuguaglianze, fra persone e territori e il senso di ingiustizia sociale che ne deriva, sono un segno distintivo di questa fase storica. Non si tratta solo di disuguaglianze economiche, ma anche sociali, del lavoro e di opportunità. Le disuguaglianze di opportunità, infatti, sono quelle percepite come più inique e anche quelle più nocive per la crescita e l’efficienza economica – spiega il presidente dell’associazione Amazzonia Sviluppo, Giovanni Pradelli –. La società civile è in grado di esprimere e investire anche in questo campo preziose risorse, nello spirito della sussidiarietà».

L’evento "Oltre i luoghi comuni" si concentra sulla raccolta e sulla condivisione di storie di successo che riguardano persone con disabilità e imprenditori, ma anche liberi professionisti, società sportive e associazioni, che hanno abbracciato l'inclusione lavorativa offrendo opportunità di lavoro. «L'obiettivo – chiarisce Lucia Botti, ricercatrice del Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari dell’Università di Modena e Reggio Emilia – è portare queste esperienze positive alla comunità locale, in particolare alle aziende titubanti sulla possibilità di assumere persone disabili». Aggiunge infine Mauro Rebecchi, presidente dell’Istituto Charitas, che «questo supporterà la creazione di una società più inclusiva in cui tutti hanno l'opportunità di contribuire in modo significativo alla comunità, superando i luoghi fisici (come le strutture specializzate nell'assistenza di persone con disabilità), ma anche i pregiudizi e gli stereotipi».

L'appuntamento è gratuito e aperto al pubblico fino a esaurimento della capienza. Iscrizioni sul sito della Fondazione Cr Carpi e del Comune.

 

Nella prima foto, Lucia Botti e Mauro Rebecchi