Il primo evento, ''Campane per la pace'', si terrà domenica 18 settembre

''La pace come progetto concreto'': le iniziative della Consulta C del Comune

«Il nostro è un progetto per la Pace in termini generali, ma è indubbio che risenta degli echi di quanto sta avvenendo a discapito della popolazione ucraina. In particolare, ci siamo chiesti, una volta terminata la fase emergenziale dell’accoglienza, cosa in concreto si potesse fare per alimentare l’idea che un mondo senza guerra non sia un’utopia, ma una situazione fattibile. La Pace è un progetto concreto che richiede pensiero, azioni, strategie». A parlare è Arianna Agnoletto (nella foto), presidente della Consulta C del Comune, quella che si occupa di attività umanitarie e socio assistenziali, di diritti dei cittadini e degli utenti. All’interno della Consulta alcune associazioni di volontariato (Mriya Ucraina, Porta Aperta, Acat, Università per la libera età “Natalia Ginzburg”) – in collaborazione con la Diocesi di Carpi e con i ragazzi di “Carpi2030” e con il patrocinio dell’Amministrazione comunale – hanno condiviso la necessità di lavorare sul tema della costruzione della pace, tenendo viva la sensibilità delle persone. Perciò, hanno messo a punto un calendario di iniziative nell’ambito della rassegna denominata “Terra e Pace” che si svolgerà nei mesi di settembre, ottobre e novembre.

Il primo appuntamento si terrà domenica 18 settembre con “Campane per la pace” quando, in chiusura del Festival Filosofia alle ore 19,15 in punto, suoneranno le campane dei campanili delle chiese carpigiane. «Tutte le chiese sono invitate ad aderire, non solo quelle carpigiane – spiega Arianna –. Abbiamo scelto i campanili e le campane proprio perché sono presenti ovunque e perché in grado di alzarsi in volo da ogni punto del territorio». La rassegna proseguirà con svariati appuntamenti, fra cui nel mese di ottobre la proiezione del film “L’ultimo viaggio” di Nick Baker-Monteys che racconta l’Ucraina del 2014 dando un contributo per capire cosa succedeva nel paese prima dello scoppio del conflitto attuale; poi sarà la volta di un seminario di approfondimento con esperti sul tema “Terra e Pace”; sempre in ottobre, ci sarà anche il concerto di una band di musicisti ucraini «... perché – commenta Agnoletto – un'altra necessità correlata a quella dei discorsi e delle azioni sulla pace è quella di conoscersi meglio e come farlo se non attraverso la cultura?». “Terra e pace” si concluderà in novembre con una fiaccolata: «Abbiamo inziato con il suono delle campane, perché pensavamo che in questo momento fosse necessario “fare rumore” su certe tematiche – conclude Arianna Agnoletto – , ma chiuderemo con il silenzio: sempre e comunque nel nome della Pace».