Un'indagine Federconsumatori sui consumi energetici dello scorso inverno traccia le strategie attuate dai cittadini per contenere i costi

Modenesi attenti! ''L'inverno sta tornando'' e a gennaio non ci sarà più il mercato tutelato

Con una intervista a un "campione qualificato" di Modenesi, con una platea di 2.420 interpellati, Federconsumatori ha raccolto pareri e dati su come è andata - economicamente parlando - la scorsa stagione invernale e, a margine, di come pensano i Modenesi possa andare la prossima in relazione al caro bollette di luce e gas. Una indagine che rivela come, secondo coloro che l'hanno condotta tra il 27 aprile e il 17 maggio scorsi, i cittadini abbiano affrontato i rincari vertiginosi dei costi energetici in un quadro economico per altro improntato a un generalizzato aumento del costo della vita che ha tolto dalle tasche di ognuno, lo scorso anno, almeno mille euro in media.

"Abbiamo constatato - afferma Marzio Govoni, presidente di Federconsumatori Modena nel presentare i risultati dell'indagine - come maggiormente penalizzati dal caro bollette siano stati i nuclei familiari composti da "giovani" sotto i 35 anni (soprattutto se donne) e quelli con più figli, ma per tutti è stato comunque un duro inverno quello appena trascorso". L'indagine ha coperto tutta la provincia con dai raccolti sia nella Bassa (Mirandola) a Carpi, a Modena, a Sassuolo e nella zona montana con risultati tutto sommato omogenei. Alla fine tutti hanno "tagliato" per quanto hanno potuto: in gran parte limitando le temperature in abitazione o spegnendo il riscaldamento in alcune ore del giorno, altri intervenendo su serramenti e impianti di riscaldamento o magari realizzando (col 110 per cento) il "cappotto" sulla propria abitazione. L'imperativo è stato quello di contenere la spesa ma non tutti, nonostante gli accorgimenti presi, ce l'hanno fatta.

 

Una grossa percentuale degli intervistati ha infatti dichiarato di aver dovuto ridurre le spese per l'abbigliamento, le uscite al ristorante, perfino la frequenza al cinema o a teatro. Una frazione non trascurabile è andata oltre, rinunciando del tutto ai consumi al bar, alle spese per la cultura e per le pizzerie e ristoranti. "Le autostrade piene di autovetture che conducono alle località marine e montane - ha aggiunto Govoni - non inducano in errore: anche per le spese per le vacanze c'è chi ha dovuto darci un taglio, limitando i giorni o variando i periodi". Come andrà il prossimo inverno? "Sul capo di tutti, e non è adeguatamente sottolineato - lamenta Govoni - c'è la spada di Damocle della fine del "regime di maggior tutela", previsto salvo ulteriori proroghe il prossimo 10 gennaio 2014. Da lì in poi varrà solo il libero mercato che ha dimostrato di funzionare a senso unico: solo a favore delle aziende erogatrici. Ancora oggi, con contratti "liberi" e spacciati a suo tempo per vantaggiosi, c'è chi paga il gas a 3 euro il metro cubo quando ormai il suo prezzo è intorno ai 40 centesimi. E' quasi impossibile districarsi nella selva delle offerte, spesso telefoniche e sovente non congrue con quanto effettivamente praticato e fatto pagare in bolletta agli utenti". 

(Nella foto: Marzio Govoni con Filomena Acquafredda, responsabile settore energia di Federconsumatori alla presentazione dell'indagine)