Nuovo bando per contributi sugli affitti: più saranno le domande accoglibili e più le risorse

Lo spauracchio è sempre lo stesso: lo sfratto e, precisamente, cercare di non arrivarci e, per quanti ci sono già, evitare che la fine del blocco degli sfratti prevista per la fine di giugno vada ad alimentare l'emergenza abitativa. E' stato presentato in questi termini, stamane, dall'Assessore ai Servizi sociali del Comune di Carpi, Tamara Calzolari, e da Alberto Bellelli, nella sua veste di Assessore al Sociale dell'Unione, presenti anche gli assessori dei Comuni delle Terre d'Argine, il nuovo bando per l'erogazione di contributi a chi si trovi in difficoltà per il pagamento dell'affitto. Al bando, che verrà pubblicato sui siti dell'Unione e dei quattro Comuni, si potrà concorrere compilando il modulo on line disponibile dalle 9 del 19 febbraio, per ora anche senza Spid, che diventerà però obbligatorio in futuro per tutte le domande on line. Il termine ultimo di presentazione delle domande è fissato invece ore 12 del 19 marzo prossimo. Il massimo che si potrà ottenere sono tre mensilità, e comunque non più di 1.500 euro, ma non esiste una indicazione dell'ammontare complessivo del fondo: la Regione Emilia Romagna lo fisserà in base alle domande che perverranno dai diversi distretti, ovviamente filtrate secondo i requisiti richiesti

A questo proposito è bene sapere che ci saranno due graduatorie. La prima è per coloro che si trovino in difficoltà economiche e in condizioni di bisogno, per i quali è richiesto semplicemente di possedere un Isee inferiore ai 17 mila 154 euro annui. La seconda è specificamente rivolta a quanti abbiano subito una flessione del reddito a causa della pandemia. Per questi ultimi si richiede un Isee non superiore ai 35 mila euro e una flessione di reddito riscontrata tra marzo e maggio del 20 per cento rispetto allo stesso trimestre 2019 che sia dovuta a cessazione o mancato rinnovo del contratto di lavoro, l'essere in cassa integrazione da almeno 30 giorni, l'aver dovuto cessare, sospendere o ridurre l'attività libero professionale o d'impresa, il trovarsi nella condizione di lavoratori stagionali senza contratto, avendone però avuto uno nel 2019 o l'aver subito una malattia grave o il decesso di un congiunto anche per cause non Covid. Entrambe le graduatorie richiedono alcuni requisiti comuni: la cittadinanza italiana o di uno Stato Ue; il possesso, per gli stranieri, di un permesso di soggiorno da almeno un anno; la residenza in uno dei Comuni dell'Unione e, ovviamente, la titolarità di un contratto d'affitto redatto secondo l'ordinamento vigente. Sono esclusi quanto abbiano già usufruito di contributi analoghi derivanti dal fondo per l'emergenza abitativa; per la morosità incolpevole o per il reddito di cittadinanza, mentre sono ammessi gli inquilini che risiedono in alloggi di proprietà pubblica. 

 

Non è la prima volta, hanno fatto notare gli amministratori, che la Regione, con fondi dello Stato integrati da quelli dell'Unione e in accordo con la Prefettura, interviene a sostegno delle politiche abitative, dirette a prevenire disagio e tensioni sociali imperniate sul problema della casa. Fra gennaio e febbraio dello scorso anno, un bando per contributi sugli affitti stanziati per la crisi economica e ancora prima della pandemia, generò nei quattro Comuni, 654 domande, 606 delle quali furono accolte, con assegnazione di 787 mila 751 euro, 208 mila dei quali stanziati dall'Unione. Tra ottobre e novembre, poi, il fondo per contributi sugli affitti sia di famiglie in condizione di bisogno (sotto i 3 mila euro di Isee) che di nuclei impoveriti dal Covid (con Isee fra i 3 mila e i 35 mila euro) consentì di erogare poco meno di 141 mila euro nei quattro Comuni a 130 domande accolte, sulle 396 presentate.