Tante Croci in una con il centralino unificato

CARPI - Decine di automezzi, centinaia di volontari, centinaia di migliaia di chilometri percorsi ogni anno per trasportare persone, soprattutto anziani ed ammalati, in lungo e in largo per la città, dalle rispettive abitazioni agli ospedali, verso gli ambulatori medici o le scuole o, più semplicemente, il supermercato o la farmacia. E' la rete cittadina che ogni giorno intessono, a Carpi, ma anche negli altri tre Comuni dell'Unione Terre d'Argine, le associazioni di volontariato sociale e sanitario che si occupano del trasporto di malati, invalidi e anziani. Da oggi questa rete, su iniziativa della Croce Blu di Carpi, ma con la convinta adesione fin da subito anche di Croce Blu Soliera, di Croce Rossa (Carpi, Novi e Campogalliano) e Anziani in rete (con i suoi tre centri de Il Faro, l'Ancora e il Ponte) mette a disposizione dei cittadini uno strumento facile e operativo in più: un centralino unico che risponderà alle chiamate dalle otto del mattino alle otto di sera, coordinando l'attività dei vari enti per assicurare sempre e comunque un trasporto sicuro quando ce n'è più bisogno. Si chiama "Progetto Alfa", quello che, grazie anche ad un finanziamento messo a disposizione dalla Regione Emilia Romagna, ha preso le mosse in questi giorni presso la sede della Croce Blu Carpi, in via Marchiona, ma che si articola su una rete con grandi potenzialità: la Croce Rossa, nelle sue tre sedi di Carpi, Campogalliano e Novi, può contare su circa 320 volontari, la "Blu" di Carpi su 160, quella di Soliera 140 e Anziani in rete su una ottantina. Chi avesse bisogno di un "trasporto sociale o sanitario" (portare la nonna a una visita in Ospedale, portare a scuola un ragazzo con problemi motori, sottoporsi a un ciclo di cure presso un centro specializzato in città o anche fuori città) d'ora in poi potrà rivolgersi al "numero unico" 059.4.728.739 che provvederà a reperire nel minor spazio di tempo possibile un mezzo idoneo alla bisogna. Cosa, per altro, particolarmente utile nel caso non raro di dimissione da ospedali e case di riposo o di cura, che possono avvenire in orari in cui molti mezzi e molti volontari sono già impegnati in servizi giornalieri già programmati. «Fino ad oggi – hanno ammesso gli organizzatori del Progetto Alfa – molti pazienti e i loro parenti erano costretti a snervanti e ripetuti tentativi di contattare questa o quella organizzazione di soccorso. Soltanto chi l'ha provato può capire il disagio che si prova in queste situazioni».