Calcio

Calanca suona la carica: ''Il destino ha voluto ci giocassimo tutto al Cabassi, che spero sarà pieno''

Verso Carpi-Certaldo di domenica 5 che vale la Serie C

A Imola ha dovuto guardare i compagni da fuori a causa di una squalifica, contro il Certaldo capitan Alessandro Calanca è pronto a riprendersi posto al centro della difesa del Carpi e fascia da capitano per la gara che può sancire la promozione in Serie C dei biancorossi.

«Dopo Imola c’era un po’ di rammarico, ma poi abbiamo iniziato a pensare al Certaldo. La stiamo preparando come sempre, ci sarà da gestire un po’ le emozioni per il peso che ricopre la partita ma in questo girone di ritorno sono state tutte importanti perchè erano tutte vita o morte. Diversamente non saremmo qui a giocarci questo primato. Domenica sarà uguale, possiamo raggiungere un sogno».

 

Il fatto di giocare in casa sarà un’arma in più.

«Sono sicuro che domenica lo stadio si riempirà, è un momento importante per tutta la città e invito tutti a venire allo stadio. Sarà uno stimolo per noi ma anche un segno del destino non averla chiusa a Imola e il poter giocare una partita così importante in casa nostra».

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Il Certaldo deve solo vincere sperando in una combinazione di risultati per evitare la retrocessione diretta.

«Sono contento che vengano a giocarsi qualcosa perchè contro avversari che non hanno niente da chiedere non si sa mai cosa aspettarsi e in certe situazioni anche il tuo atteggiamento può risentirne. Li abbiamo già affrontati, li conosciamo, hanno un buon reparto offensivo ma la partita dipenderà molto da noi. Sarà importante l’approccio iniziale, dando un segnale sin da subito. Sono sicuro faremo una grande partita».

 

Personalmente hai già vinto campionati a Correggio e Castelvetro.

«Questa è un’altra dimensione, in quei casi si trattava di Eccellenza e qui ci sono un seguito, emozioni e pressioni diverse. Senza nulla togliere a quelle situazioni e quelle vittorie. Ma questo avrebbe un peso diverso, storico, siamo consapevoli di quello che possiamo fare».

 

Nelle ultime due con Forlì e Imolese avete giocato due brutti primi tempi e due ottime reazioni nelle riprese: come mai?

«E’ vero, abbiamo provato ad analizzare queste situazioni e più ti avvicini al traguardo e più l’entrare in campo dev’essere più spensierato pur con la giusta concentrazione. Dobbiamo un po’ ritornare ad entrare in campo per indirizzare subito la partita, lasciando nello spogliatoio altri pensieri».

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Il fatto che la vicenda del ricorso del Forlì si sia chiusa sgombra ulteriormente la testa da altri pensieri?

«Abbiamo sempre cercato di pensare solo al campo, è normale che leggere e sentire certe voci durante la settimana un po’ faccia consumare energie ma grazie anche al lavoro della nostra società adesso possiamo pensare solo e soltanto al risultato di domenica».