Calcio

Il Carpi silura Pochesci e si affida a Foschi

Il presidente Mantovani: "Venuta meno la condivisione degli obiettivi"

La sconfitta col Matelica costa la panchina a mister Sandro Pochesci, esonerato dal Carpi nella serata di giovedì. Il nuovo tecnico è Luciano Foschi (nella foto col ds Andrea Mussi), reduce da un biennio alla guida del Ravenna ma precedentemente già sulle panchine di Olbia (condotto alla promozione in C2), Novara (con una promozione in C1), Ancona, Teramo, Reggiana, Torres, Alessandria (altra promozione in C1), Savona Chievo (collaboratore tecnico), Pordenone, Renate e Livorno. Un profilo di esperienza insomma.

 

A Pochesci è stato fatale l'1-0 di Macerata ma sicuramente c'era qualcosa che covava sotto la cenere già da tempo. Impossibile non ricollegare l'esonero con quello del Direttore Generale Alfonso Morrone arrivato appena quattro giorni fa. I due, concittadini e per loro stessa ammissione in rapporti da tempo pur senza aver mai lavorato insieme prima, erano arrivati insieme all'alba di questa nuova avventura nel Carpi. Alcuni rumors sulla posizione di Pochesci erano già usciti qualche tempo fa, quando filtrò come sostituto anche il nome di Bruno Caneo, allenatore con un lungo trascorso come vice di Gasperini tra Genoa e Inter e reduce dall'esperienza da primo a Rieti. I buoni risultati sul campo centrati da Pochesci avevano però placato qualsiasi velleità di cambiamento che evidentemente è tornata dirompentemente di attualità oggi, quando il tecnico paga non solo per questioni tecniche e di campo ma anche per qualche frizione che si è creata fuori, sulle operazioni di calciomercato.

Il presidente Matteo Mantovani spiega così le motivazioni della scelta in una nota ufficiale: 

“I miei soci e io siamo pienamente consapevoli di come le scelte prese, che hanno comportato un profondo rinnovamento a campionato in corso, possano portare la piazza e la tifoseria a porsi degli interrogativi. Questa nota vuole interrompere il laborioso silenzio che ha contraddistinto le ultime settimane, proseguire una linea di totale trasparenza verso la piazza che ha sempre caratterizzato la nostra Società, ed infine rigettare completamente la tesi di una Proprietà “polveriera”, priva di una linea programmatica. Vi è una forte armonia e piena condivisione di intenti fra tutti i soci: le scelte prese, seppur dolorose, vanno inquadrate proprio nell’ottica di un consolidamento necessario con al centro il bene del Carpi, senza lasciare spazio a deroghe e/o personalismi. La situazione storica attuale ci impone di dover guardare al futuro, per garantire la crescita della nostra squadra, con una programmazione mirata, facendo leva su strategie condivise dall’alto ed applicate dai professionisti su campo. Nel momento in cui tale passaggio viene a mancare ritengo sia corretto fermarsi a ragionare ed eventualmente, prendere decisioni, anche se dolorose e necessarie. Posso garantire che la stima nei confronti del Direttore Morrone e di mister Pochesci è stata ed è totale: ad essere venuta meno è la condivisione degli obiettivi e la modalità del loro perseguimento. Un cortocircuito che abbiamo scelto di risolvere con una separazione. Crediamo di aver operato nel solo interesse di una società che, oltre all’importanza storica per la città, è anche un’azienda e come tale va trattata. Ai tifosi chiedo di avere fiducia nel nostro operato e di combattere questo forzato esilio dal “Cabassi” regalando calore ai nostri giocatori ed al nuovo mister che da domenica inizieranno una nuova fase, nel Girone più competitivo di tutta la Serie C. Il nostro obiettivo a breve termine resta e rimane l’ottenimento della permanenza in questa categoria il prima possibile: colto quello, proveremo ad alzare l’asticella e toglierci qualche soddisfazione. Rimaniamo vigili infine sul mercato: nelle prossime ore avremo un colloquio alla presenza del Ds Mussi e del nuovo tecnico per ritarare le strategie in vista di queste ultime battute della sessione invernale di calciomercato”.