Calcio dilettanti

I due Campogalliano completano la fusione

Il percorso era già tracciato e si è concluso ora, come da programma: dopo l’unificazione formale delle giovanili di Polisportiva e Virtus nello scorso autunno, ora Campogalliano ha anche un’unica prima squadra iscritta alla Seconda Categoria. Arriva così a pieno compimento il progetto VirPol, nato dall’incontro, un anno fa, tra le due anime calcistiche della Città della Bilancia.

“L’accordo era siglato sin dalla presentazione del progetto, nell’ottobre scorso” racconta Alfonso Cammarata, membro del consiglio direttivo VirPol insieme al fratello Alberto, a Simone Bussolari, Riccardo Baroni e all’avvocato Davide Ascari. La prima squadra unica certifica la solidità del progetto e l’unità d’intenti in casa VirPol: “Una scelta dettata dalla volontà di fare della prima squadra un punto di riferimento per tutta la società. Vogliamo che le giovanili vedano la prima squadra come un approdo. Al tempo stesso non vogliamo una prima squadra isolata e distaccata dalle squadre dei più giovani, vogliamo grande integrazione, anche in senso di formazione e crescita” afferma Cammarata.

 

La gestione della prima squadra sarà affidata a livello dirigenziale ad Angelo Viperino, che sarà coadiuvato da Ugo Caiumi. Il direttore sportivo è Gabriele Cipriano. Sulla panchina della neonata prima squadra VirPol siederà l’ex Carpi Stefano Zironi, che a Campogalliano, sponda Polisportiva, è già dal febbraio 2020, mentre Simone Villani avrà il ruolo di preparatore dei portieri.

Dopo le formalità dell’unificazione, ora parola al campo: “La rosa della VirPol è in via di definizione proprio in questi giorni. Stiamo lavorando per creare una rosa competitiva: non lo nascondo, c’è ambizione, proveremo a fare il salto di categoria” dice Cammarata.  I risultati delle due squadre separate, nelle ultime due stagioni – sebbene, soprattutto l’ultima, pesantemente mutilate dalla pandemia – parlano di due squadre sempre ai vertici e in costante proiezione playoff. Ma si sa, l’unione fa la forza e sognare, nella città della Bilancia, è ora più che lecito.